"Secondo il professore Mastroroberto, direttore dell’unità di cardiochirurgia dell’Umg, istituire una quarta unità in Calabria significherebbe parcellizzare l’offerta e farsi carico di un notevole aggravio economico. E’ una tesi rispettabile, ma che nei fatti è solo un paletto che viene messo contro il Sant’Anna Hospital che questa specialità ce l’aveva accreditata da anni. Ma se bisognava evitare parcellizzazioni e aggravio di spese, perchè l’UMG ha favorito, anzi è stata complice della triplicazione della facoltà di medicina, prima all’Unical di Cosenza e poi a Crotone e forse tra poco anche a Reggio Calabria ?
Triplicare una facoltà di medicina non è stata una dissennata parcellizzazione dell’offerta e un folle aggravio di spese per lo Stato ? La verità è che per i “baroni” dell’UMG i criteri vengono tirati come gli elastici. Quando fa comodo bisogna evitare parcellizzazioni e aggravi di spesa, magari per fare chiudere il Sant’Anna, quando bisogna assecondare i voleri dei potenti di Cosenza e svendere la facoltà di medicina questa esigenza di “razionalizzare” non c’è più.
Io resto fermo nella mia posizione. Se la Regione e il Commissario per la sanità vogliono istituire una terza cardiochirurgia all’Annunziata di Cosenza lo facciano pure, ma non a discapito dell’accreditamento del Sant’Anna che è un patrimonio consolidato e acquisito. La politica dia dimostrazione di equilibrio e non come avvenuto in questi giorni di spinte campanilistiche che danneggiano il Capoluogo di Regione".
È quanto afferma, in una nota, Sergio Costanzo, Consigliere Comunale di Catanzaro.
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