Carenza personale medico nel carcere di Catanzaro, Sinappe: "Ricostituire un presidio medico permanente"

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Il carcere di Catanzaro
  04 marzo 2022 19:12

"Con l’Ordine di Servizio n. 26 del 1° marzo u.s., la Direzione della Casa Circondariale di Catanzaro ha comunicato (di rimando all’informazione ricevuta dal Referente della medicina penitenziaria) la riduzione dello staff medico e la relativa non presenza di un medico nel turno notturno 20.00/08.00", è Raffaele Pellegrino, il Segretario Generale Vicario del SiNaPPe, che si rivolge a Liberato Guerriero, provveditore regionale dell'amministrazione penitenziare, a seguito della carenza del personale medico nell'istituto penitenziario del capoluogo durante gli orari notturni (LEGGI QUI)

"Dopo quanto accaduto a Cassino - continua Pellegrino - e, più significativamente, a Rossano il personale medico è più restio a lavorare in carcere con le inevitabili ripercussioni sul sistema penitenziario. È inutile infatti sottolineare come in un Istituto come quello catanzarese che conta circa 600 detenuti, di cui almeno una ottantina con problemi psichiatrici, l’assenza notturna del medico comporterà un ulteriore aggravio di lavoro e, si presume, una intensificazione delle traduzioni verso i luoghi esterni di cura nella fascia oraria più critica in ragione della complessa organizzazione del lavoro".

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Infine, Pellegrino conclude: "A prescindere dall’indispensabile incremento dell’organico del Reparto di “Siano” sarebbe altresì auspicabile dalla S.V. una più intensa attività di moral suasion con l’Azienda Sanitaria Provinciale affinché possa rivedere la propria determinazione con la conseguente ricostituzione di un presidio medico permanente (motivato, sostenuto e rassicurato) indispensabile per le necessità della popolazione detenuta e per una migliore condizione lavorativa del personale di Polizia penitenziaria in carcere".

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