La richiesta di un invio urgente e indifferibile per un medico di base temporaneo per concittadini rimasti senza assistenza sanitaria a seguito del pensionamento di un medico di medicina generale è stata inoltrata alla commissione prefettizia dell’Asp di Catanzaro.
21 febbraio 2021 20:45di MASSIMO PINNA
Carlopoli senza medico di base, è ora di correre urgentemente ai ripari per evitare guai peggiori. Una comunità composta in maggioranza da persone anziane non può rimanere a lungo senza medicina di base.
Il sindaco di Carlopoli ha presentato ufficialmente una richiesta urgente per l’invio anche di un medico di base temporaneo, ma che si fatto presto.
Perchè, “fra qualche giorno – spiega il sindaco Emanuela Talarico - ovvero a decorrere del 23 febbraio 2021 verrà collocato in quiescenza il Dr. Vittorio Ventura, medico di assistenza primaria, da 35 anni, presso il Comune di Carlopoli, lasciando senza assistenza sanitaria diretta circa 950 pazienti ivi residenti”.
“Ad oggi – illustra - l’unico medico di assistenza primaria con ambulatorio presso il comune di Carlopoli che ha capacità ricettiva residuale non riuscirebbe ad assorbire tutte le richieste, avendo a disposizione per Carlopoli capienza soltanto per 250 scelte; appare, pertanto, evidente, che allo stato non è affatto possibile assorbire l’insieme dei pazienti rimasti senza riferimento medico né garantire l’assistenza territoriale primaria. E’ da precisare, inoltre, che quest’ultimo è stato da poco nominato solo in via temporanea, con deliberazione n. 775 del 12.11.2020”.
“L’interazione immediata – spiega - con la dirigenza sanitaria del Distretto di Lamezia Terme di Codesta ASP, al fine di ottenere l’apertura di un altro ambulatorio sul territorio da parte di altri Medici appartenenti all’Ambito di scelta del Reventino, non ha prodotto – sottolinea - alcun effetto, rimanendo gravemente inascoltata”.
Insomma, “centinaia di persone, dalla prossima settimana rimarranno prive di assistenza da parte del medico di base e ciò provocherà grave nocumento specialmente ora, difatti, in seguito all’emergenza epidemiologica in atto come è noto, a breve avranno inizio le vaccinazioni degli ultra ottantenni.
£”Chi supporterà e sosterrà la popolazione – domanda il sindaco - dal punto di vista sanitario?! Ed in particolare chi trasmetterà all’ASP competente i nominativi dei soggetti rientranti in tale fascia d’età ed i relativi numeri di telefono?! Chi provvederà a indicare l’esatto numero dei soggetti che ha intenzione di farsi vaccinare, prestando il proprio consenso?”
“Mi preme evidenziare - aggiunge - che il paese di cui sono Sindaco è un paese abitato da persone per lo più anziane, tante delle quali vivono da sole e, quindi, in difficoltà per gli spostamenti, anche considerando l’orografia del territorio, interamente montano, con viabilità carente e senza mezzi pubblici di trasporto che possano garantire l’accesso ai servizi sanitari dislocati presso altri Comuni limitrofi. In tali condizioni non provvedere alla nomina di un sostituto significherebbe generare difficoltà e mancanza di equità nell’accesso alle cure”.
“Tale stato di cose cagionerà grave danno all’intera comunità, difatti, tanti cittadini, che hanno bisogno urgente di medicinali per i quali è richiesta la prescrizione, non sapranno dalla prossima settimana a chi rivolgersi. Solo questa mattina - dichiara - ho ricevuto tantissime telefonate di persone letteralmente disperate per la situazione che si sta profilando. Il contesto così delineato crea allarme sociale, non potendo, quale Sindaco, garantire in altro modo la tutela della salute dei propri concittadini, in un momento storico, sociale e sanitario aggravato pesantemente dall’emergenza sanitaria in atto (Covid-19)”.
“Mi permetto di segnalare – conclude - che l’art.12 comma 12.1 lettera e) dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per la Medicina generale prevede, proprio a salvaguardia delle piccole comunità, una norma di tutela che, derogando dalle norme generali, consente di procedere alla nomina del richiesto sanitario”.
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