"Come da previsioni, con l’arrivo di settembre, arriva il cosiddetto “caro bollette “ con la conseguente impennata dei prezzi delle materie prime energetiche per le imprese e l’aumento dei prezzi per i consumatori".
Lo scrive il presidente nazionale di Associazione nazionale autonoma liberi imprenditori, Alessandro Del Fiesco.
"Rispetto al 2021 infatti la componente energia è aumentata di oltre il 40% mettendo a rischio chiusura oltre 150 mila e molti posti di lavoro. I settori più esposti sono le PMI, la distribuzione alimentare e il settore turistico, senza dimenticare i trasporti, che deve fare i conti anche col caro carburanti (+30% rispetto ad un anno fa). La crisi economica trascina con se un’inflazione fuori controllo e colpisce ogni settore. Bisogna intervenire subito con misure specifiche e mirate per arginare la congiuntura economica che rischia di portare il Paese in recessione As.N.A.L.I. ha inviato al Governo alcune proposte: 1. abbattere ulteriormente le accise; 2. dare sostegno alle attività più colpite come ad esempio panificatori, benzinai, ristoratori e attività di vendita al dettaglio, la cui crisi comporta aumenti dei listini che ricadono inevitabilmente sui consumatori; 3. fissare a livello Europeo o Nazionale un tetto massimo al prezzo del gas e dell’elettricità".
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