«La testimonianza di Giovanni Sgrò, titolare di un supermercato di Montepaone, a cui a distanza di un anno gli è stata recapitata una bolletta della luce più che triplicata, è la storia di tante altre aziende che dopo immani sacrifici per ripartire dopo le chiusure dovute alla pandemia, ora devono fare i conti con delle bollette che rischiano di minare l’esistenza stessa di queste attività imprenditoriali».
È quanto fa sapere la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, Elisa Scutellà.
«L’imprenditoria calabrese non può essere ulteriormente penalizzata, si rischia un collasso a catena con preoccupanti ripercussioni sociali e con sempre più famiglie che verseranno in estreme difficoltà.
È da mesi- prosegue la parlamentare- che chiediamo ripetutamente che tutte le risorse finanziarie disponibili vengano utilizzate contro il caro bollette, mentre c’era chi avallava la folle corsa al riarmo. Ci siamo battuti sugli extra-profitti e non arretreremo fin quando le società energetiche, non verseranno l’intero importo, pari a 10 miliardi, ma che finora risulta essere stato evaso per appena 1 miliardo. Non è accettabile che chi ha speculato negli anni della pandemia continui ad arricchirsi a danno dei cittadini. Urgono interventi decisi e tempestivi-conclude la Scutellà- il cuore pulsante della nostra economia non può essere abbandonato, le piccole e medie imprese calabresi devono essere aiutate ora, senza più tentennamenti ma con coraggio e lungimiranza».
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