di SIMONA FRUSTACI*
Egregio Presidente del Consiglio,
ho appena seguito la sua diretta. Ci comunica che state cercando un Commissario Unico che prenda decisioni e coordini la filiera italiana per acquisire e potenziare la produzione e la distribuzione degli strumenti sanitari. Ottimo! Vuoi vedere che il Corona virus ci farà installare produzioni per i fabbisogni primari all’interno del nostro Paese! Ma seguendo ancora la diretta Lei sottolinea più volte che non è il momento, durante questa emergenza, di togliere poteri alle regioni sulla Sanità.
Sarebbe disfunzionale!
Allora, io sono Calabrese caro Presidente è questo “disfunzionale” nella mia regione acquisisce un peso non del tutto irrisorio. Caro Presidente la mia regione in questo nuovo gioco dell’emergenza è oltremodo lasciata a se stessa in totale abbandono! Il nostro Presidente Jole Santelli con decisione ha più volte chiesto l’intervento del Governo Centrale, ammettendo con giusta obiettività la forte precarietà in cui i nostri operatori sanitari tengono in piedi una marginale Sanità Statale!
Caro Presidente Conte mentre al nord si espandeva la pandemia in provincia di Cosenza , a Rogliano e Rossano si chiudevano due presidi ospedalieri. Dieci giorni prima si è scongiurata la chiusura di 35 presidi di Guardia Medica. Nel mentre anche il Centro di Lamezia Terme dove di Neurogenetica ne scongiuravamo la chiusura. E una settimana fa a Castrovillari, viene chiuso il Centro di pneumologia....!!!!! Ci sarebbero pagine e numeri da scrivere di quello che è stato ed è lo spolpamento della Sanità in Calabria negli ultimi 20 anni, di cui gli ultimi dieci commissariata. Nonostante i commissari succedendosi tagliavano come falce di morte, ospedali, eccellenze e personale, scopriamo che il debito è triplicato!!!! Poi magari un bravo economista ci spiegherà questa anomala equazione (taglio=debito triplicato). I governi precedenti al suo in 20 anni hanno finito di rovinare quel poco che avevamo. Hanno permesso alle lobby, quelle che sostengono e foraggiano certi politici, di sviluppare un sistema sanitario fuori regione che non solo ci ha impoverito di risorse internamente ma ha arricchito cliniche, strutture e professionisti della malattia (dottori) del nord. Negli ultimi tempi mi risulta che vengono organizzati meeting da professionisti del San Donato di Milano che l’unico coinvolgimento che offrono alla Calabria la splendida location di Ciro’! Si perché in verità sono eleganti riunioni per deviare i nostri pazienti di cardiologia dalle loro parti! Nonostante la nostra Terra ha presente sul posto tre eccellenze della cardiochirurgia!
Caro Presidente Conte volga lo sguardo su questa Terra. Non ci accontenteremo di osservare il continuo perpetrarsi di uno stillicidio programmato. Siamo teste dure e orgogliosi, non ci piace subire questo atteggiamento di sufficienza con la quale sono abituati a guardarci dall’alto punto geografico!
Se Lei parla di Paese , così lo deve considerare. E ci faccia capire con la lucidità e la precisione che le appartiene, se ancora ci considera parte di questo Paese! Non rimarremo fermi e relegati nel bollo di “Regione Commissariata”! Non permetteremo che questa postilla faccia di noi il dimenticatoio di molti politichesi! Siamo svegli e siamo pronti!
*Coordinatore di M24A di Catanzaro
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