di STEFANIA PAPALEO
Furto con strappo, minaccia, rapina ed atti persecutori: con queste accuse il ventenne Jhonny Giovanni Saraceno era stato portato in carcere dai carabinieri della Compagnia di Girifalco per fatti avvenuti lo scorso 27 marzo. Oggi il Tribunale del Riesame di Catanzaro, presieduto dal giudice Sonni, accogliendo l'istanza presentata dall'avvocato Francesco Vonella del foro di Lamezia Terme, ha concesso all'indagato la misura cautelare meno grave degli arresti domiciliari.
Con Saraceno sono indagate altre due persone, Leonardo Vonella, 45 anni, attualmente in carcere, e Nadia Squillacioti, 31 anni, sottoposta all'obbligo di presentazione alla Pg. L'accusa, nello specifico, è per tutti quella di essersi appropriati con la violenza e ripetute gravi minacce di morte della carta di reddito di cittadinanza di un uomo anch’esso Girifalcese e del telefono cellulare dello stesso al fine di ottenere il pagamento di debiti di varia natura. Quest’ultimo vistosi quotidianamente vessato e minacciato si era rivolto ai Carabinieri della Stazione di Girifalco che a seguito di approfonditi accertamenti delegati dalla Procura di Catanzaro sono riusciti a ricostruire la vicenda nonché a delineare le molteplici condotte illecite degli arrestati (LEGGI QUI)
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