Il tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato la sospensione dal lavoro a Antonio Aloi, 47 anni, dipendente dell’Asp, difeso dall’avvocato Giuseppe Vetrano, indagato nell’ambito dell’operazione Cartellino Rosso, condotta dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Catanzaro e che il 24 aprile scorso ha colpito 57dipendenti e dirigenti dell’Asp e dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro accusati di assenteismo o allontanamento dal posto di lavoro. A quindici di questi è stato notificato l'avviso di conclusioni delle indagini con la misura di sospensione dal lavoro.
Al momento dell’emissione dell’ordinanza custodia cautelare, Aloi era stato sospeso per 3 mesi con l’accusa di essersi assentato per 7 ore e per aver percepito indebitamente 125.48 euro.
Dopo quello nei confronti di Carlo Nisticò (difeso dall’avvocato Giuseppe Fonte), Giuseppe Folino Gallo (difeso da Eugenio Perrone), Maurizio Mazziotti (difeso da Domenico Pietragalla e Francesco Pullano), quello di Aloi è il quarto provvedimento di annullamento.
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