Caschi rossi, a Catanzaro una tappa del progetto di 'Angeli in moto'

La consegna del ‘Casco’, simbolo del progetto, a Bari nelle mani del responsabile della sezione Angeli in Moto di Catanzaro, Carmelo Rotundo.

di FRANCESCO IULIANO

Anche a Catanzaro, una tappa del ‘Progetto Caschi Rossi’, l’iniziativa portata avanti dall’associazione di motociclisti, ‘Angeli in Mmoto’.

Nato dall'ascolto attento e intimo delle tante storie di sofferenza, Caschi Rossi si rivolge a tutti: donne, uomini, ragazzi, famiglie, istituzioni, associazioni. A chiunque abbia a cuore il rispetto, la dignità e l'uguaglianza. Un progetto concepito con due obiettivi fondamentali: sensibilizzare l'opinione pubblica e supportare le vittime.

“La violenza contro le donne - hanno fatto sapere gli organizzatori - non è solo un problema di donne, ma una ferita profonda che lacera l'intera società. Con il nostro impegno, vogliamo dare voce a chi non ne ha e sostegno a chi soffre ed ha sofferto, offrendo un porto sicuro alle donne vittime di violenza, offrendo loro un primo ascolto non giudicante; supporto psicologico ed informazioni utili per intraprendere un percorso di rinascita. Caschi Rossi vuol essere più di un progetto: una risposta concreta alla violenza. Un invito a rompere il silenzio dietro al quale troppe volte si cela il male e tante volte nostre coscienze e l'invito a unirsi per costruire sin da subito un futuro libero dalla violenza”.

Nel programma itinerante del progetto, anche la presentazione del libro dal titolo "Sotto lo stesso cielo”, che raccoglie storie di vita di donne coraggiose.

La consegna del ‘casco’ è avvenuta nei giorni scorsi a Bari dove il responsabile della sezione Angeli in Moto di Catanzaro, Carmelo Rotundo, ha ricevuto il casco rosso, simbolo della motostaffetta, per fargli proseguire il cammino in direzione Sicilia, passando dalla sezione di Reggio Calabria.  

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