di MASSIMO PINNA
Caserma Triggiani, ad oltre un anno dalla denuncia del Codacons, che a marzo del 2019 parlò di “svendita del patrimonio pubblico senza tutelarne l’importanza storica”, la Sovrintendenza torna sui suoi passi e sottopone a vincolo l’immobile annullando la vendita.
Ecco i fatti. Nel marzo del 2019, l’associazione dei consumatori, accese i riflettori sulla vicenda. La caserma “Triggiani”, situata nel pieno centro cittadino e ceduta dall’amministrazione provinciale di Catanzaro ad Invimit spa, una società controllata dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze. Si tratta di oltre ottomila metri quadrati collocati tra Villa Trieste e Palazzo De Nobili e che comprendono anche l’edificio che ospita il più antico museo cittadino.
L’ex caserma “Triggiani” sorge, infatti, sull’ex monastero di Santa Chiara, il più antico della città di Catanzaro, realizzato nel lontano 1294 su iniziativa dei conti Ruffo. Un bene pubblico di grande valore storico e culturale, che sollevò, appunto, l’indignazione e la denuncia del Codacons, con un esposto alla Procura della Republica di Catanzaro, chiedendo alla Sovrintendenza di verificare l’ esistenza di vincoli sul complesso “Ex Triggiani” al fine di intervenire, immediatamente, per «tutelare, conservare, proteggere e valorizzare un bene di interesse storico, artistico e culturale unico per la città di Catanzaro”.
Oggi l’epilogo. Che segna un passo indietro clamoroso, e la vittoria del Codacons. Un bene storico, la Caserma Triggiani, restituito al patrimonio pubblico della città di Catanzaro.
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