Caso Catanzaro servizi e non solo, il consigliere Veraldi chiede conto al sindaco

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Stefano Veraldi
  16 agosto 2025 17:45

«Nessun azzeramento delle cariche e, praticamente come se nulla fosse mai accaduto, la macabra vicenda che ha travolto la Catanzaro Servizi sembra essere caduta nel dimenticatoio». È l'amara constatazione ferragostana del consigliere comunale Stefano Veraldi che invece sulla questione sembra non avere alcuna intenzione di abbassare la guardia. 

Anzi, per destare l'attenzione del primo cittadino ricorre finanche all'ironia e rilancia:  «Temptation Island è finita ma il sindaco deve essersi attardato sul divano a mangiare un cornetto Algida. Di certo c’è che - rilancia il consigliere comunale di Azione - Nicola Fiorita non accenna a prendere posizione impegnato com’è a dimostrare di non amare la città e di favorire accordi politici che lo tengono in piedi». Eppure Veraldi di una cosa è certo: «L’amministratore unico nella società interamente partecipata dal Comune di Catanzaro non può essere l’unico colpevole». 

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Da qui l’affondo: «Il sindaco rimetta le deleghe alle Partecipate, di cui è titolare, per manifesta incapacità». 

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L'esponente di Azione, d’altronde, del sindaco parla ormai come di un «primo cittadino campione di tenebrosi silenzi» e il riferimento al bando rifiuti è netto perché Veraldi sembra avere tutta l’intenzione di andare a fondo anche di quest’altra vicenda se non altro per provare almeno a capire «come mai, mentre la scorsa estate aveva tempestivamente ritirato la delega assessoriale e allontanato il dirigente del settore Ambiente, questa volta il primo cittadino abbia scelto di non proferire una sola parola». Da qui l’avvertimento indirizzato a Fiorita: «Sul punto saremo costretti a depositare richiesta di Consiglio comunale affinché l’assise possa valutare le responsabilità del sindaco e degli apparati amministrativi nel non aver ancora impugnato la transazione con la società che gestisce i rifiuti sottoscritta a maggio 2022 e per come sancito dal giudizio di Anac che per le casse comunali vale svariati milioni di euro». 

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È l’intenzione è precisa: «Mettere a punto un apposito esposto da indirizzare alla Corte dei Conti per eventuale danno erariale». Veraldi, dunque, non molla la presa neppure ad agosto e anzi rimarca le critiche indirizzate a un primo cittadino che - a suo avviso - «scappa dal confronto con il Consiglio comunale su temi importanti e di palese gravità, mentre per quel che concerne l’affidamento del trasporto scolastico, pratica - sottolinea con rammarico - viene portata di fretta in furia in commissione ancor prima che ai consiglieri arrivasse via e-mail». 

E a proposito di commissioni, Veraldi appare vigile non soltanto sulla Catanzaro Servizi, ma anche sul retro porto e su via Izzi De Falenta. Questioni distinte, certo, ma accomunate dalla richiesta di chiarezza targata Azione con il gruppo che vorrebbe proprio conoscere le ragioni per cui «la terza commissione non abbia restituito all’ufficio di presidenza le pratiche di richiesta di apposite commissioni di inchiesta sui punti impedendo nei fatti al presidente del Consiglio comunale di inserirle nell'ordine del giorno e dunque porle ufficialmente al vaglio dell’aula». 

E seguendo il ragionamento targato Stefano Veraldi forte appare il sospetto che «sia meglio non toccare questioni che rischiano di far pericolosamente barcollare equilibri tanto delicati quando fondamentali nella prossima campagna elettorale del sindaco». 

E nell’occhio del ciclone Veraldi ci mette il sindaco pure per quel che riguarda la mancata rotazione dei dipendenti della Catanzaro Servizi che gestiscono l’Oasi canina di San Floro «nonostante le tante incongruenze riscontrate e dimostrate». 

E allora «la smetta - tuona Veraldi - di trincerarsi dietro il ritornello stonato dei mali del passato perché al mantra del “abbiamo preso in mano una città trascurata” non crede più nessuno. 

A smentirlo - conclude - sono i fatti, quelli che non mostrano alcun miglioramento delle cose e anzi, nel 2027, rischiano di consegnare agli elettori una città drammaticamente peggiorata».

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