Caso Conad, rimane aperta e il TAR vuole vederci chiaro e ordina una relazione ai tecnici

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Confermata, per ora, la sospensiva dei provvedimenti di chiusura. Prima della pronuncia il Tar chiede una dettagliata relazione ai tecnici

  10 marzo 2023 12:56

di GABRIELE RUBINO

Non è controversia semplice e questo lo si sapeva da tempo. La conferma implicita arriva dal TAR Calabria che, prima di una pronuncia, ha ordinato l'avvio di una attività istruttoria da parte dei tecnici che dovrà concludersi con il deposito di una relazione entro il 31 marzo e quindi il giudizio collegiale slitta al 12 aprile. 

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E' questo in sintesi quanto deciso dai giudici amministrativi Francesco Tallaro, Alberto Ugo e Manuela Bucca. Nel frattempo rimangono sospesi i provvedimenti di chiusura del punto vendita, come già stabilito d'urgenza dallo stesso TAR nelle settimane scorse. 

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L'attività istruttoria dovrà essere svolta da un dirigente o da un funzionario della Polizia di Stato individuato dal Questore di Catanzaro, dal responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Soverato e del dirigente del Settore Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e SUE del Comune di Catanzaro. 

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La polizia dovrà provvedere che “si accerti la superficie destinata a vendita presso l’esercizio commerciale a marchio Conad sito in Catanzaro, al Corso Mazzini, n. 50”. 

Al tecnico del Comune di Soverato invece tocca che “si accerti se i locali siti in Catanzaro, al Corso Mazzini, n. 50, in cui è allocato l’esercizio commerciale a marchio Conad, sia conforme ai titoli edilizi negli anni rilasciati dal Comune di Catanzaro e se abbia il requisito dell’abitabilità”.

Per queste due verifiche lo stesso Tar ha fissato dei paletti oggettivi da seguire. 

Infine, il dirigente al dirigente del Settore Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e SUE del Comune di Catanzaro dovrà depositare presso la Segreteria del Tribunale, entro la data del 31 marzo 2023, una dettagliata e documentata relazione con la quale, con riferimento agli esercizi commerciali indicati in ricorso (si tratta dei due punti vendita a insegna Benetton che si sono succeduti nei locali di cui si controverte; dell’esercizio commerciale a insegna Bertucci sito sul medesimo Corso Mazzini, dei supermercati a insegna Crai e Conad siti rispettivamente in viale del Normanni e in piazza Fontana Vecchia), chiarisca:  quando essi abbiano ottenuto i titoli necessari per l’esercizio della rispettiva
attività commerciale; quale sia la superficie lorda dei locali da essi indicata nella documentazione presentata ai fini dell’ottenimento del titolo; se siano stati eseguiti dei controlli sull’estensione di tale superficie. 

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