"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Questo dice l’articolo 32 della Costituzione e da qui partiamo per esprimere le nostre preoccupazioni per quanto sta avvenendo nella nostra regione in queste ore", esordisce così Mario Vallone, coordinatore Anpi Calabria, all'indomani delle notizie che offrono uno spaccato critico della sanità in Calabria.
La riflessione di Vallone, poi, si conclude: "Al netto delle varie posizioni politiche e delle speculazioni elettoralistiche, che sulla sanità dovrebbero essere evitate, assistiamo ad uno scaricabarile insopportabile sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto approntare il piano anti covid e non solo. Non si possono tenere due milioni di abitanti in questa situazione di precarietà. Alle tante incertezze – economiche e sociali già presenti - i calabresi non possono vivere eternamente con l’incubo della mancanza di cure. Non chiediamo altro se non che almeno il diritto costituzionale alla salute venga rispettato e attuato".
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