Il gruppo consiliare di opposizione “MONTEPAONE BENE COMUNE” nelle persone dei Consiglieri Comunali Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino considerano sia imprescindibile esternare pubblicamente la propria posizione in merito ai recenti, oramai noti, fatti legati al “caso depuratore”, senza attendere oltre.
"Nel massimo rispetto per l’attività investigativa svolta ed in essere, quello che ci colpisce come cittadini che davvero amano il proprio Paese in primis e come opposizione a questa amministrazione, è lo sconvolgente silenzio tenuto dagli stessi.
Proprio a difesa della nostra comunità ci spiace che su 34 depuratori a servizio di 40 Comuni, solo quello di Montepaone sia rappresentato come la panacea di tutti i mali. Assolutamente condannando il vile gesto del danno ambientale ed in attesa delle risultanze istruttorie, bisogna precisare che il depuratore di Montepaone è a servizio di un consorzio di più paesi anche se gli inevitabili effetti negativi della vicenda hanno avuto un ricaduta solamente in un’unica direzione.
Incomprensibilmente, regna sovrano un silenzio ed ecco perché, al netto del fatto che bisogna essere rispettosi del lodevole lavoro degli organi di giustizia, affinché questi facciano chiarezza sull’angusta storia e soprattutto sulle responsabilità per i fatti illeciti, ad ogni buon fine, avvertiamo un grande senso di amarezza, poiché il nostro territorio, la nostra comunità vedono minate la loro immagine; ancor di più se si pensa, in primis, alla rilevanza, per tutti quanti noi, del comparto turistico.
Di certo l’attuale maggioranza poteva e doveva fare di più… basta ricordare il 2020, allorquando veniva denunciato da ARPACAL la “mancata attività di filtro da parte della grigliatura con conseguente scarico dei reflui da un cassone, ubicato nell’impianto, nel corpo idrico ricettore”. Successivamente, nell’anno 2021, veniva disposto il sequestro dell’impianto a causa di evidente “sversamento sul suolo” ed in ultimo, nondimeno, è il caso di ricordare i dati forniti, nell’anno 2022, da parte di Legambiente, che accertava lo stato “fortemente inquinato” di svariati foci di fiumi, anche nel catanzarese.
E anche questo gruppo aveva sollevato la problematica già a suo tempo con la presenza di “dubbie macchie” in acqua e l’amministrazione, quasi a ridicolizzare le osservazioni, a mezzo informativo distribuiva fra gli stabilimenti balneari, rassicurazioni dove si minimizzava e si riferiva di condizioni generali “rassicuranti”, addirittura di “al massimo semplice mucillagine”.
Forse è meglio stare in silenzio? Del resto quando si denunciava la bassa qualità e difformità del servizio mensa, questa amministrazione, deridendo come sempre, affermava che il Suo era solo un problema amministrativo, come se il cibo che veniva servito non fosse un Suo problema o dei suoi piccoli cittadini…si effettivamente è meglio il silenzio.
Forse è il caso di svegliarsi e, legittimamente, il gruppo di opposizione pretende, senza indugi, risposte serie e convincenti, considerata la gravità degli accaduti emersi, ed esige, prima di tutto, che l’amministrazione riferisca di ogni misura finora assunta e determinazione che vorrà attuare, rammentando, invero, alla stessa che, uno dei precipui ed essenziali compiti che essa DEVE assolvere, è sicuramente quella del controllo e della vigilanza, a salvaguardia del benessere e della reputazione dei nostri cittadini, operatori, esercenti ed anche, ovviamente, di tutti coloro che scelgono Montepaone come meta turistica.
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