Caso Libano, Speziali: "Amministrazione Catanzaro non rappresenta senso civico e accoglienza"

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images Caso Libano, Speziali: "Amministrazione Catanzaro non rappresenta senso civico e accoglienza"
Vincenzo Speziali
  23 febbraio 2023 15:32

Dichiarazione Stampa di Vincenzo Speziali, a seguito del Consiglio Comunale di Catanzaro 23 Febbraio 2023. 

di VINCENZO SPEZIALI 

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"Ho assistito per ossequio alla città di Catanzaro - assolutamente incolpevole e parte lesa come il sottoscritto circa le mancate e più volte reiterate preghiere di voler stigmatizzare le improvvide, razziste e xenofobe dichiarazioni del Consigliere pro tempore Serò, da parte del futuro ex Sindaco Fiorita - e se la mia presenza vi è stata in Aula (sebbene come spettatore), ciò è avvenuto, in quanto mi sembrava atto dovuto e di rispetto nei confronti di un'Amministrazione, la quale, certamente, non rappresenta il senso civico, l'accoglienza e la storica signorilità della città capoluogo di regione.

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Ciò premesso, purtroppo, trovo nuovamente conferma dell'insolenza e dello scarso senso civico, politico, istituzionale e non so cos'altro ancora, dimostrato dall'Amministrazione Fiorita - e ripeto, non certo dalla Città di Catanzaro! - poiché con un lecito ma inopportuno atto, della Conferenza dei Capigruppo (proposto dal fronte fioritano), si è imposto di non procedere ad una discussione politica, nemmeno a fronte dell'intervista dell'Ambasciatrice libanese in Italia.

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Inutile informare e confermare, che i silenzi 'fioritiani' (o 'fioriteschi', oppure anche 'fioriti') così come il modo brusco con cui lo stesso Presidente del Consiglio Comunale Bosco, ha impedito qualsiasi cenno di decoroso cenno ad una vicenda simile - giungendo persino a bloccare energicamente il Consigliere e collega Marco Polimeni - fanno si che tutto ciò non si concluda così e in modo silenzioso, ovvero alla maniera con cui questi 'paleostalinisti' tanto vorrebbero e ancor più impongono.

Semmai, è l'ennesima dimostrazione di una assoluta inadeguatezza, con la quale credo chi si stiano andando a scontrare con maggior nettezza, poiché da parte mia, solleverò alle Autorità Nazionali e di Governo -come cittadino italiano e non certo postulatore della xenofobia- un atto di segnalazione, a fronte di un totale silenzio, circa una legale, lecita e dignitosa richiesta dell'Ambasciatrice del Libano, proprio per le parole razziste, indirizzate nei confronti del suo Paese.

Un fatto grave, che per altro farò pure presente alle Autorità Libanesi, ringraziando il Collega Polimeni, di aver tenuto il comportamento consono al suo ruolo di Consigliere Comunale e di rappresentante dell'organizzazione politica al cui vertice politico è l'attuale Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Parimenti, la prossima settimana, in maniera ufficiale, chiederò pure al Ministero degli Interni -per altro competente sulle municipalità- un intervento nelle more di legge e in ossequio alle normative, circa questo modo di fare, insolente e oltremodo inopportuno, ma comunque discutibilmente previsto.

Una considerazione finale: a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre, perché siffatto 'silenziatore' imposto all'Aula, è chiaro come sia dovuto proprio all'intervista rilasciata quest'oggi, per difendee, da parte della rappresentante diplomatica libanese, la dignità del suo Paese, nel pieno solco delle sue stesse prerogative, cosa che però né Fiorita, né Bosco, evidentemente hanno tenuto in considerazione (o non conoscono?).

Certo, il Libano non è governato dai Castro di cui Bosco e Fiorita, sono estimatori (ed io non giudico ciò, pur rivendicando la mia collocazione assolutamente alternativa!), ma è un Paese dove vi sono altrettanti dignitosissimi politici, i quali, da parte di costoro, evidentemente - e per quanto hanno dimostrato! - sono in parte non apprezzati.

Secondo me, lo 'scivolone' tipico dei 'paleostalinisti' e quindi antidemocratici- avrà ulteriori ed ufficiali reazioni previste dalle convenzioni internazionali e dalle stesse forma di galateo e opportunità, disciplinate dagli organi italiani.

Certo, e concludo: se il Collega Celia chiede dignità per Catanzaro - come da suo intervento - vorrei ricordargli in amicizia e sincerità, come essa passa pure per un comportamento dignitoso, il quale da parte di coloro i quali sostiene politicamente non si è fatto proprio vedere. Non vorrei perciò che ci trovassimo innanzi a chi predica bene e razzola malissimo".

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