Si riporta un comunicato stampa di Primavera della Calabria sul caso di Pino Masciari, il testimone di giustizia rimasto senza scorta:
“Primavera della Calabria si è lanciata a spada tratta contro una ingiustizia che immediatamente è apparsa così come si presenta. Devastante. Può la lotta alla criminalità avere una scadenza? Può far crollare la garanzia di sostegno a chi mette in gioco la propria vita ? Che segnale si affida ? In sintesi: lottare contro la Ndrangheta non conviene, perché lo Stato ti può lasciare di punto in bianco. Pdc non ci crede e contribuisce alla manifestazione a sostegno di Pino Masciari presentando una richiesta alla prefettura:
A Sua Eccellenza
Signor Prefetto di Catanzaro
Pino Masciari è un testimone di giustizia. Un uomo che ha offerto la sua libertà allo Stato. Quello Stato che oggi usa il " burocratese" per revocargli la scorta.
Uno Stato a cui chiediamo, invece, un linguaggio chiaro ed esplicito soprattutto quando è in gioco la sua stessa credibilità.
La lotta alle mafie passa attraverso comportamenti coerenti.
Vogliamo credere che si stia facendo di tutto per scongiurare un epilogo tristissimo di questa vicenda.
Una vicenda che lascia l' amaro in bocca a tutti i cittadini che credono ancora nelle istituzioni.
Chiediamo a gran voce che venga garantita la sicurezza e l'incolumità a quest' uomo ed alla sua famiglia
Il Silenzio che lo Stato sta opponendo alle legittime richieste di Masciari, non è Arma del mondo civile! Urgono risposte. Lo Stato DEVE DARLE!
Se un cittadino onesto denunzia, se grazie a quella denuncia partono inchieste e si sviluppano procedimenti, se le accuse vengono dimostrate e si giunge a tante condanne,
QUEL CITTADINO E LA SUA FAMIGLIA VANNO PROTETTI SEMPRE, a prescindere da questioni amministrative.
Non abbasseremo la guardia. Noi conosciamo il valore e l'importanza della gratitudine.
Signor Prefetto, si faccia latore di questo messaggio di civiltà.
Disinneschiamo le beghe burocratiche. Di ndrangheta e di mafia si muore!
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