
A distanza di alcune ore dal ritiro in camera di consiglio dei giudici d'Appello per elaborare la sentenza riguardante il caso "Miramare", che ha coinvolto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, si è giunti a verdetto poco fa: condanna a 1 anno per il sindaco reggino sospeso, mentre 6 mesi di reclusione sono stati inflitti a 7 dei suoi assessori. Condanne di alcuni mesi inflitte anche ad altri 3 imputati.
Il reato contestato all'amministratore è di abuso d'ufficio. La pubblica accusa era rappresentata dai sostituti procuratori Walter Ignazitto e Nicola De Caria. In primo grado, il 19 novembre 2021, a Falcomatà era stata inflitta la pena di 1 anno e 4 mesi, provocandone l'immediata sospensione dall'incarico. Ora la condanna - a 1 anno - è stata confermata in Appello. Con lui condannati a 6 mesi di reclusione pure 7 dei suoi assessori: l’assessore in carica ai Lavori Pubblici, Giovanni Muraca, gli ex assessori Saverio Anghelone, Armando Neri (attuale vicesindaco), Patrizia Nardi, Giuseppe Marino, Antonino Zimbalatti e Agata Quattrone. Oltre agli assessori condannati anche l'ex segretario generale del comune, Giovanna Acquaviva, l'ex dirigente Maria Luisa Spanò e l'imprenditore Giuseppe Zagarella.
L'abuso riguardava le irregolarità nelle procedure di affidamento del Grand Hotel Miramare, effettuate senza alcun bando, a favore di un'associazione. Il primo cittadino Falcomatà era stato già sospeso dall'incarico amministrativo dopo l'emissione della sentenza di primo grado lo scorso novembre, per via della legge Severino.
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