La Navylos resta aggiudicataria dello specchio d'acqua all’interno del Porto di Catanzaro Lido numero 2. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha rigettato il ricorso della Società Impianti Portuali e Servizi Morace S.r.l che aveva chiesto l'annullamento dell'assegnazione dell'area alla Navylos.
Un bando sulla quale la Navylos aveva già presentato un esposto alla procura denunciando alcune irregolarità. La Società Impianti Portuali e Servizi Morace S.r.l era stata inizialmente ammessa alla procedura e, con determinazione n. 3064 del 2.12.2020 (di aggiudicazione “provvisoria”), aveva saputo di essersi posizionata al secondo posto con punti 79,06, preceduta dalla controinteressata con punti 82,99. Il provvedimento di esclusione è motivato in quanto “dai controlli effettuati “sulla veridicità delle dichiarazioni rese dai concorrenti in relazione al possesso dei requisiti di partecipazione richiesti” è emerso che la Società IPSM S.r.L., alla data di scadenza della presentazione dell’Offerta (01.10.2020), fosse priva del requisito di capacità tecnica richiesto espressamente nel Disciplinare all’art. 5 punto 3 ed evidenziato dalla puntuale indicazione “la ditta dovrà essere iscritta alla CCIAA per codice Ateco attività 52.22.09 per la gestione dei posti di ormeggio”, nonché indicato anche nell’All. A), da ritenersi quale parte integrante del Disciplinare”, laddove “dalla mera lettura della visura camerale della C.C.I.A.A. di Padova, rilasciata in data 01.10.2020, si evince che l’unico codice Ateco presente è il cod. n. 3011 “cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche.
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