Caso Sangiuliano, l’analisi senza mezzi termini di Vincenzo Speziali

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images Caso Sangiuliano, l’analisi senza mezzi termini di Vincenzo Speziali

  06 settembre 2024 07:26

di VINCENZO SPEZIALI


Per noti motivi inerenti la mia attività politica, oppure in virtù di personaggi da cui discendo, ma persino con i quali mi ritrovo parenti acquisiti 'jure uxorum' -quindi un vanto di cui sono orgoglioso- ho dimestichezza, con le attività e le attitudini istituzionali, protocollari, diplomatiche e amministrative, dei Governi in generale, ovvero nazionali ed esteri.
 
Dunque, senza preamboli -per il sottoscritto consoni, in quanto 'forlaniano' e soprattutto pupillo di Arnaldo- eviterò ad ogni buon fine, qualsivoglia perifrasi, cioè entro in argonento, in maniera diritta e diretta.
Sangiuliano, mercoledi al TG1 delle 20, mi ha fatto una reale pena umana, anche e soprattutto perché, al dramma del ('fu', politicumemente parlando) tronfiamente effimero soggetto (persino aduso, alla disdicevole attitudine di inviare letterine anonime, agli organi di controllo, avverse suoi ex Sottosegretari, in luogo a non cestinare, pure in virtù del fatto di come le missive non firmate non possono costituire, secondo il nostro ordinamento, acquisizione di 'notitia criminis'), costui, ha mandato in scena la 'piece' più classica della banalità umana.
Di che parliamo? Presto detto: tradimenti exstracomiugali (povera moglie, la quale, non solo ha sposato un non gemello del compianto Alain Delon, ma si vede,anche tradita); scuse tardive (ovviamente a scoppio ritardato e a 'corna scoperte'); giustificazioni discutibili (poco ci mancava di sentire quanto rutto sia accaduto a sua insaputa); ammissioni di 'culpa in vigilando' (le mail alla Boccia le ha inviate la segreteria del Ministro o la 'Fata Turchina'?); condotta arrogante a fronte di 'potere' maldestramente esercitato (aggravato dal fatto di non possedere un credibile 'physique du rôle') e, dulcis in fundo, lacrime da sceneggiata napoletana, le quali se sul momento sono state anche vere, nell'insieme della vicenda, comparate a quelle delle scene dei film di Mario Merola, le avrebbe fatte passare e figurare parimenti alle risate dei 'musicarelli'.
Si, che lo si voglia o no, tale è la tragicomica realtà, la quale se fosse un 'feuilleton' (cioè il classico romanzo popolare d'appendice, nato in Francia da Emile de Girardin, direttore de 'La Presse', nel 1836) sarebbe un film, il cui titolo, credibilmente, potrebbe essere, sui 'generis' della compianta Lina Wertmuller, ovvero: "travolti da un insolito destino, con lui dal pronuciato pancino e lei dalle 'tettose' formose, nei corridoi ministeriali e parlamentari, fino alle trasferte negli hotel di lusso" (ma tutto pagato dalla tasca propria del piagnucoloso spasimante, aggiungiamo noi, dando per buona la dichiarazione 'sangiulianesca', epperò, fino ad un certo punto).
In realtà è, onestame, un plurimo dramma, personale (a fronte della mortificazioni della collega Francesca Corsini, moglie dell'attuale 'futuro' ex Ministro); poi politico (la Presidente del Consiglio esposta a smentite puntuali e ogni nottetempo notificate, così come, sempre la Meloni, assimilabile ad una 'modina', intenta a rattoppare strappi e buchi, altrui, i quali altro non sono, se non, nell'ennesimo caso di specie, qualche suo camerata non fascista, bensì peronista); per continuare -sempre il dramma- assumere rilevanza diplomatica (i Governi di mezzo mondo, oltre a ridere, allo stesso tempo, pretendono e giustamente, spiegazioni oltre che assicurazioni in merito alla sicurezza dei Ministri della Cultura del G7, in arrivo nel nostro Paese e coordinati proprio da Sangiuliano, qualora rimanesse al suo posto, eventualità che non auguro al Paese!); ed infine istituzionale (la chiamata in causa, fuoriluogo, nei confronti di attuali ed ex colleghi, è un comportamento nauseabondo, tipico di meschini complessati e per di più chi è stato citato nella fallace, effimera, apocrifa e mendace difesa, proprio da 'questo qui', mai si sono sognati e si sognerebbero, di fare cose simili e avere siffatti comportamenti infami).
Poi, c'è la dottoressa Mari Rosaria Boccia, variegata esperta in molteplici 'campi', la quale, ha ottenuto più successo lei, nel terremotate il Governo attuale e non l'opposizione parlamentare con Schlein, Conte, Renzi, Fratoianni e Calenda messi assieme, oppure in virtù delle comiche 'deffailance', interna corporis alla maggioranza, di cui è notoriamente protagonista 'Sbrirulino dal naso perennemente rosso' (sarà Tajani? Vai a saperlo!).
Si, la Boccia, non sta certo a 'boccia ferma', anzi, non perde un colpo, poiché, assesta fendenti a mezzo stampa o tramite 'i social', quasi fosse l'incarnazione dell'implacabile nemesi, costringendo il pingue (e pinguinoso) Sangiuliano -e con lui, il Governo e la Meloni inclusa e comprimaria del suo Ministro, sebbene la Premier, incolpevole dei comportamenti di costui, epperò cosa aspetta a sbattarlo fuori nessuno lo sa- dicevo, imponendo al 'Bombolo del Golfo' (sono arrabbiato, dato che Bombolo è notoriamente il mio Nikname e io sono intelligente, altri non lo so!) 'a giocare di rimessa ed inseguirla', con note e chiarimenti, successivamente smentiti dalla signora in questione e che divengono un ulteriore boomerang, teso a peggiorare la posizione pericolante del sempre attuale e sempre di più futuro ex Ministro.
 
 
Certo, la signora -pur essendomi simpatica, se non altro fisicamente- diciamocela tutta, da ora in avanti, allorquando chiunque se la dovesse trovare innanzi a sé, viste, notate ed appurare, le sue attitudini 'multitasking' in campo 'spionistico' -epperò con me, non ci sarebbe certamente riuscita, essendo, pure in ciò, notoriamente, più scafato di lei e la 'materia' come si sa, la padroneggio bene, ovvero benissimo- ribadisco quanto madame, da adesso fino alla fine dei suoi giorni, qualora incontrasse qualcuno, al minimo si sentira` richiederle di, non solo allontanare cellulari ed occhiali, ma tanto per essere più sicuri, sempre gli stessi potenziali e futuribili astanti o interlocutori, siano casuali o meno, le aggiungeranno financo la richiesta di non indossare nulla addosso, quindi per coprirsi, lo facesse con un accappatoio, previa perquisizione preventiva.
 
Oppure, la formosa e deliziosa 'novella Mata Hari pompeiana', potrebbe essere, a sua volta, 'utilizzata' da Netanyahu in quel di Gaza, perché avendo essa medesima dato prova dell'insito talento nel carpire qualsivoglia notizia (pur se non tutti sono fessacchiotti alla stregua di Sangiuliano), costei, comunque, la si potrebbe inviare nella 'Striscia' e ci scommetto una cena 'che Maxim' a Parigi, quanto in ventiquattro ore al massimo, potrebbe fornire l'esatta geocalizzazione di dove si trovano i restanti ostaggi israeliani.
Riconosciamole, quindi, persino questo talento!

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