Di seguito la nota stampa del consigliere comunale Sergio Costanzo.
"Il futuro del Sant’Anna Hospital è ora nelle mani del presidente Occhiuto, nella sua qualità di commissario straordinario della sanità calabrese, perché la partita – dopo il pronunciamento del TAR sulla presunta decadenza degli accreditamenti – si è spostata sul terreno politico. Si riparte da zero a zero, come nel calcio, e questo a mio parere consente al Commissario di riconsiderare tutta la questione, sul presupposto che lo scenario del Sant’Anna è totalmente cambiato dall’ottobre scorso, vale a dire mesi dopo l’emanazione del decreto di giugno 2024 che dichiarava la presunta decadenza degli accreditamenti. Ora sul Sant’Anna Hospital non c’è più il clima di incertezza che aveva portato, per varie vicende, alla sospensione delle attività. Ora alla guida del Sant’Anna c’è un gruppo imprenditoriale molto solido, già presente a Catanzaro con un’altra prestigiosa struttura, che si è aggiudicato il fitto del ramo di azienda investendo la bellezza di quattro milioni di euro.
Se la decadenza degli accreditamenti è stata determinata dalla mancata presentazione della documentazione prevista dalla legge, circostanza che ovviamente dovrà essere chiarita in tutti i gradi del giudizio pendente davanti al tribunale amministrativo, nulla impedisce al Commissario Occhiuto di esaminare una nuova documentazione prodotta dal gruppo imprenditoriale e quindi una nuova richiesta di accreditamento. Ripeto: a me non importa se l’Annunziata di Cosenza avrà i suoi posti-letto di cardiochirurgia, a me interessa che la città di Catanzaro non perda quello che già aveva. Non è vero quello che sostengono i “baroni” dell’UMG e che cioè in Calabria non si possono avere quattro cardiochirurgie. Loro guardano solo ai loro interessi e al loro obiettivo che è quello di annientare tutta la sanità catanzarese – dal Pugliese-Ciaccio al Sant’Anna – in modo da essere gli unici a governare un settore di enorme importanza per la vita dei cittadini e che muove interessi per miliardi di euro".
Poiché tredici colleghi consiglieri hanno presentato una mozione sulla sanità che sarà discussa quanto prima dal Consiglio comunale, mi batterò in aula perché l’intera assemblea, senza distinzione di maggioranza e opposizione, si ritrovi sulla richiesta al presidente Occhiuto di riconsiderare il caso Sant’Anna e concedere i nuovi (vecchi) accreditamenti ad una struttura che ha dato lustro alla città. Lo merita la città, lo meritano i dipendenti che hanno diritto ad un futuro sereno, lo meritano le migliaia di persone calabresi e non che in tanti anni hanno avuto risposte dal Sant’Anna.
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