Caso Tallini, gli avvocati Ioppoli e Petitto: "La giustizia ha trionfato"

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Carlo Petitto e Vincenzo Ioppoli
  17 ottobre 2024 09:50

L’innocenza di Tallini nell'ambito del processo "Farmabusiness" è sempre stata sostenuta dai suoi legali, gli avvocati Vincenzo Ioppoli e Carlo Petitto.

“Ho sempre creduto nell’innocenza del Presidente Tallini che conosco da tantissimi anni. Ho abbracciato la sua difesa, sin dal primo momento, con la ferma determinazione di dimostrare la sua estraneità alle pesanti accuse che gli sono state rivolte. Sono ben lieto di poter dire che avevo visto giusto ora che la sentenza di assoluzione è divenuta definitiva. Certo non si può rimanere indifferenti di fronte ai turbamenti, alle angosciose attese e ai gravi danni che questa vicenda giudiziaria ha provocato al Tallini e alla sua famiglia, anche a causa del clamore e della gogna mediatica che hanno accentuato le loro sofferenze. Ora, però, si può ben dire che la Giustizia ha trionfato e che in essa si può e si deve continuare a credere”, commenta l’avvocato Vincenzo Ioppoli.

Gli fa eco l’avvocato Carlo Petitto: “Domenico Tallini potrà chiedere alla Repubblica Italiana di essere indennizzato per la cattività sofferta invocando la riparazione per ingiusta detenzione. Un compendio efficace di un procedimento nel quale Domenico Tallini era ingiustamente accusato di aver intessuto rapporti con una potente consorteria mafiosa calabrese. Ma un processo è anche una narrazione odeporica. Per questo la sintesi non è sufficiente.  La sintesi non è sufficiente a descrivere cosa sia affrontare un processo di diverse centinaia di migliaia di pagine, decine di migliaia di atti. Spesso intricati ed avviluppati come in una sorta di cervellotico tetris. Diverse centinaia di ore di conversazioni, con le quali necessariamente confrontarsi, captate in ogni dove. La vita di una persona passata al setaccio, negli ambiti e anfratti più reconditi. Gesti ordinari di vita e lavoro, chiacchiere e pensieri che hanno la capacità – attraverso l’esegesi di anonimi sacerdoti – di diventare tracce di sospetto. E poi sospetto. Addirittura, indizio di responsabilità penale. Certo. Domenico Tallini in fondo è stato anche fortunato. Ha avuto la possibilità, attraverso i suoi difensori, di immergersi nell’antro spaventoso del processo carotandone la struttura. Analizzando i costrutti dei suoi accusatori, fornendo elementi a discarico, rappresentando a chi lo ha giudicato la lettura alternativa rinvenibile da atti e documenti, spesso pubblici e verificabili già prima della elevazione della accusa a suo carico. Domenico Tallini ha raccontato la sua verità. La verità urlata dai fatti. Anche quando la corte dei miracoli di certa sedicente informazione ha pensato di maramaldeggiare impunemente (ma a questo penseranno i procedimenti per diffamazione aggravata). La tipologia di processi che hanno visto protagonista Domenico Tallini possono avere sorte assai diversa per chi non riesce ad avere le stesse opportunità, e a praticarle a propria difesa. Forse sul retro dei codici e delle norme bisognerebbe annotare che l’abuso, l’eccesso, la somministrazione poderosa può nuocere gravemente alla salute. Perché il viaggio all’interno del processo può addirittura essere viaggio all'inferno, irreversibilmente fatale per chi lo attraversa e lo subisce, per la sua vita, per i suoi affetti.

                                                                                                                                             ed.cor.

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