"Quando hai 14 milioni di tesserati è sempre difficile, se non sbagliato, dare una risposta assolutista. Però io credo che lo sport italiano sia molto molto ben tutelato e protetto. Ci possono sicuramente essere dei casi che non corrispondono ai criteri di trasparenza di gestione di un atleta, e di un'atleta magari donna e minorenne. Però non credo che nessuno debba ergersi a giudice oggi, anche se è chiaro che i fatti devono essere presi con la massima attenzione".
Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando con i giornalisti a Catanzaro, con riferimento alla vicenda delle denunce di maltrattamenti e violenze psicologiche fatte da ex atlete azzurre della ginnastica ritmica.
"Credo – ha proseguito Malagò - che la ginnastica ha reagito con tutto quello che poteva mettere in campo. Su altre situazioni di sport, non posso essere io a rispondere. Certo la tematica del peso e quindi tutto quello che è la questione relativa alla filosofia del nutrizionismo e della dietologia o quello che succede primo o dopo, se andate a guardare investe quasi il 50% delle discipline".
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