Cassa integrazione per i lavoratori della Sacal: Cgil, Cisl e Ugl annunciano battaglia

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  28 aprile 2020 17:13

"Gli scriventi Dipartimenti nazionali di FILT CGIL, FIT CISL e UGL Trasporto aereo hanno preso atto, con vivo stupore, del contenuto del verbale di esame congiunto della domanda di Cassa Integrazione, redatto in sede regionale, il giorno 20 Aprile scorso, rispetto al quale il disaccordo dei nostri rappresentanti regionali è apparso come l’unica scelta possibile".  A scriverlo sono I dipartimenti nazionali del Trasporto Aereo FILT CGIL, FIT CISL, UGL T.A che si rivolgono alla Sacal.
 
"Correttamente in quella sede le rappresentanze regionali delle scriventi organizzazioni sindacali. hanno evidenziato come l’unico strumento valido cui ricorrere in questo contesto di crisi era la CIGS per garantire la continuità aziendale, visto il probabile protrarsi della situazione in atto, e la salvaguardia dei livelli occupazionali. 
 
Giustamente le stesse non hanno sottoscritto la deroga e la distorta interpretazione dell’articolo 7 del Dlgs 148/2015, in forza del quale, invece, l’azienda è tenuta ad anticipare la corresponsione del contributo INPS direttamente ai lavoratori. 
 
Rimaniamo stupiti dal fatto che una organizzazione sindacale, che prima condivideva unitariamente la medesima posizione, abbia di colpo mutato orientamento, come non ravvediamo in questo capovolgimento di paradigma “un atto di responsabilità”, dichiarato dalla stessa e unica organizzazione che ha ritenuto di assecondare le scelte aziendali"; continuano i sindacati. 
 
"Si rammenta che in tutte le società di gestione aeroportuali italiane “tutto” il sindacato ha ritenuto invece far riconoscere dalle aziende ai propri lavoratori, attraverso il diretto anticipo sul salario, la garanzia di un minimo sostentamento economico, quale contributo alla soluzione della crisi in cui versiamo. 
 
 
Come Dipartimenti nazionali in accordo con le strutture regionali, manifestiamo la nostra più totale opposizione al rifiuto da voi posto alla richiesta di applicare la legge, garantendo la certezza del reddito ai dipendenti, nelle more dell’erogazione da parte dell’INPS. 
 
Appare chiaro, per vostra stessa ammissione al tavolo, che il fine di tenere i soldi in cassa, per erogarli alle compagnie al momento della ripartenza, non rappresenti la soluzione da adottare per contrastare i terribili effetti della crisi che stanno impattando sulle lavoratrici e sui lavoratori degli aeroporti. 
 
Rileviamo qualche difficoltà a credere, poiché non è individuabile alcun motivo che possa sostenere la scellerata scelta compiuta, che “l’atto di responsabilità” sbandierato, non serva a celare altri e più inquietanti ipotesi. 
 
Siamo, al contempo, decisamente contrariati, nel merito delle azioni vessatorie già poste in essere nei confronti dei lavoratori iscritti alle organizzazioni sindacali scriventi e dei nostri delegati sindacali", affermano Cgil, Cisl e Ugl.
 
"Per questo Vi invitiamo a non utilizzare nessun mezzo aziendale a vostra disposizione per atteggiamenti di miglior favore nei confronti di coloro che hanno aderito alla vostra scelta. 
 
Gli scriventi Dipartimenti nazionali, altresì, non esiteranno a far valere in tutte le sedi competenti ed istituzionali ogni tutela qualora venissero messi in campo atti discriminatori e lesivi verso coloro che non hanno coinciso con le vostre decisioni. 
 
Vigileremo e sosterremo i nostri associati ed i nostri RSA che li rappresentano nella vostra azienda".
 
  

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