di IACOPO PARISI
Una giornata dedicata al valore della conoscenza, alla passione dei ricercatori e all’orgoglio di una comunità accademica che vuole raccontarsi al territorio. Questo lo spirito che ha animato l’edizione 2025 del Gran Galà della Ricerca, tenutasi ieri al Teatro Politeama di Catanzaro, in una cornice elegante e partecipata, promossa dall’Università Magna Graecia (in particolare dal Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche) con il sostegno del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria.
Il Gran Galà è pensato come un evento divulgativo e celebrativo, in cui la ricerca è uscita dai laboratori per salire sul palcoscenico e mostrarsi alla cittadinanza. Ricercatori, studenti e istituzioni hanno raccontato il valore dell’attività scientifica in tutti i suoi aspetti, attraverso una formula dinamica e partecipata: dopo ogni presentazione, infatti, il pubblico ha potuto votare in tempo reale tramite un QR code proiettato in sala, decretando in modo diretto i vincitori delle diverse sezioni. Durante questi momenti di televoto, la serata è stata impreziosita dalle esibizioni musicali del maestro Francesco Salime, che ha interpretato diversi brani con il sassofono, regalando pause suggestive e intense tra un intervento e l’altro.
Il Magnifico Rettore dell'Università Magna Grecia, Giovanni Cuda, ha parlato di “un momento di orgoglio in cui l’università si mostra alla città” e ha sottolineato la varietà e la qualità della ricerca sviluppata nei diversi dipartimenti, ricordando come “la passione dei giovani ricercatori sia il motore più potente che abbiamo”. Cuda ha poi richiamato un’importante iniziativa europea annunciata da Ursula von der Leyen alla Sorbona: un piano da 800 milioni di euro per attrarre ricercatori statunitensi in Europa. “Un progetto che conferma – ha detto – che la ricerca non ha confini e che l’inclusività della scienza è un valore fondamentale, anche per il nostro Ateneo, che in questi anni ha investito moltissimo nella sua base accademica, reclutando quasi sessanta giovani ricercatori su tematiche che spaziano dalla giurisprudenza alla farmacia”.
Arturo Pujia, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, ha sottolineato come “la ricerca sia alla base dello sviluppo socio-economico dei Paesi: chi investe in ricerca, è più ricco”. Il Galà nasce proprio per valorizzare un lavoro spesso invisibile: “Quello del ricercatore è un impegno silenzioso, fatto di sacrifici, che dà frutti straordinari ma raramente visibili. Oggi, – ha detto Pujia – abbiamo voluto dare a queste persone la visibilità che meritano, uscendo simbolicamente dalle mura dei laboratori”.
Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha portato il saluto della città. “Da professore universitario conosco bene le difficoltà del mondo accademico. Ma oggi, da sindaco, vedo un’università viva e competitiva che può guidare la rinascita del nostro territorio”. Fiorita ha infine annunciato che i vincitori dei vari premi saranno accolti nei prossimi giorni a Palazzo De Nobili per dare ulteriore visibilità ai risultati raggiunti.
Il cuore del Galà è stato dedicato alla presentazione dei progetti di ricerca sviluppati nei dipartimenti dell’Università Magna Graecia. Ogni intervento, in forma di intervista, ha raccontato l’impegno e gli obiettivi delle ricerche in corso, con il pubblico chiamato a esprimere la propria preferenza tramite televoto. Questi i vincitori delle singole categorie, ognuno premiato con un assegno da 3.000 euro:
Monica Giancotti (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia), premiata dalla direttrice del dipartimento Aquila Villella e da Giovanni Caridi, presidente della BCC Montepaone;
Elvira Parrotta (Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche), premiata dal direttore del dipartimento Arturo Pujia;
Katia Grillone (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica), premiata dal direttore del dipartimento Pasquale Mastroroberto;
Elettra Mancuso (Dipartimento di Scienze della Salute), premiata dal direttore del dipartimento Francesco Luzza.
Spazio anche ai giovani studenti, con una sezione dedicata ai progetti scolastici. A vincere è stato l’istituto “Bruno Chimirri” di Catanzaro, guidato dalla professoressa De Vito, i cui studenti sono stati premiati da Franco Laratta, direttore di LAC, il network che ha sostenuto l'iniziativa, e da Concetta Gullì, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale.
Nella sezione dedicata ai brevetti, il riconoscimento è andato a Elisa Mazza per lo sviluppo di un farmaco innovativo contro l’osteosarcopenia, pensato per migliorare la salute ossea e muscolare negli anziani, riducendo il rischio di fratture e disabilità. Il premio, del valore di 2.000 euro, è stato consegnato da Giovanni Cuda e Giovanni Caridi.
Una menzione speciale è stata dedicata alla “tesi più social”, selezionata attraverso un contest promosso sui canali social dell’Università. A vincere è stato Francesco Caprino con una tesi sull’infarto miocardico. Caprino ha annunciato che devolverà interamente il premio – un assegno da 500 euro – in beneficenza.
A condurre con professionalità la serata Donatella Soluri e Salvatore Bruno. Il Gran Galà della Ricerca 2025 ha così centrato il suo obiettivo: accendere i riflettori su una comunità scientifica appassionata e vivace, capace di dialogare con la società e di costruire, anche da sud, un futuro fondato sulla conoscenza.
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