Catanzaro accoglie Leone Ortega nel suo Giro d'Italia a canoa contro l'inquinamento da plastica

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images Catanzaro accoglie Leone Ortega nel suo Giro d'Italia a canoa contro l'inquinamento da plastica

  08 giugno 2024 23:14

di MARCO VALLONE

Lottare contro l'inquinamento da plastica per tutelare il nostro mare, e promuovere, con azioni concrete atte a coinvolgere le comunità locali, la salvaguardia dell'ambiente marino.

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Sono questi gli scopi principali che animano Leone Ortega nel compimento del suo Giro d'Italia a canoa, che ha fatto oggi tappa a Catanzaro. Partito questa mattina da Le Castella, il giovane canoista è stato accolto questo pomeriggio sulla spiaggia di Giovino presso il lido Moon Beach, punto d'approdo stabilito, dall'amministrazione comunale di concerto con l'associazione Plasticfree Onlus, impegnata, come si può evidentemente evincere dal nome della stessa, nella lotta convinta e senza quartiere all'inquinamento da plastica. Presenti all'arrivo dello sportivo classe '96, nativo di Prato, si son fatti trovare il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, la vicesindaco Giusy Iemma, il segretario regionale dell'associazione Plastic Free Onlus Nicola Sestito. Da segnalare inoltre il contributo dell'associazione Pianeta Droni & Sport A.S.D. E A.P.S Italia, autrice di coinvolgenti riprese dall'alto dell'evento sportivo attraverso l'uso di piccoli velivoli radiocomandati: i droni, appunto.

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Promossa con finalità scientifiche, e prevedendo la circumnavigazione dell'Italia per mezzo della canoa, questa vera e propria impresa sportiva di Leone Ortega è iniziata l'1 maggio da Venezia e terminerà nel mese di settembre con la tappa di Genova, programmata come ultimo punto d'arrivo.

Felicitandosi per l'arrivo dello sportivo e per la causa di sensibilizzazione ambientale che spinge il giovane ad affrontare la sua avventura, il Sindaco Nicola Fiorita ha tenuto anche a ringraziare “tutti i volontari che stamattina hanno pulito la pineta di Giovino: se ci sono persone che danno l'esempio, e provano a costruire una città diversa per le nuove generazioni, noi siamo felici. Siamo fieri del conferimento della bandiera blu dell'anno scorso, e della conferma di quest'anno, merito soprattutto della vicesindaco”.

Ed appunto Giusy Iemma, vicesindaco con delega alle politiche del mare, esprimendo gioia per l'approdo di Ortega sulla costa di Giovino, e per il modo in cui ciò è avvenuto (sventolando una bandiera giallorossa), ha a sua volta dichiarato come vi sia l'obiettivo da parte dell'amministrazione di “sensibilizzare l'opinione pubblica soprattutto. Vogliamo coinvolgere la nostra comunità in questo percorso virtuoso che ci deve portare alla tutela dell'ambiente e a preservare il nostro mare. In che modo? Intanto cercando di ridurre l'emissione di rifiuti, attraverso la raccolta differenziata ed evitando di buttare sulla spiaggia e in acqua la plastica, che è il materiale che inquina di più perché non è biodegradabile. Ortega ci aiuta in questa campagna di sensibilizzazione: il suo non è solo un obiettivo sportivo ma anche culturale e sociale. Durante questa circumnavigazione in canoa, che compirà in tutta Italia, farà dei campionamenti che serviranno a far capire qual è lo stato del mare, in modo tale che poi i risultati, ovvero i dati processati, arriveranno alla Commissione Europea, la quale ci aiuterà a mettere in campo delle azioni che saranno finalizzate a restaurare quella parte compromessa di mare e di ambiente, e a preservare la biodiversità di cui, alle nostre latitudini, siamo ricchi. Tutto ciò va nella direzione di bandiera blu: abbiamo lavorato con l'associazione Plasticfree con cui abbiamo una convenzione, e con l'ASD Mondo Parallelo, che si occupa anche di inclusione sociale”.

E' il turno infine di Leone Ortega che, terminate le sue probanti fatiche sportive e coadiuvato nella sua azione da Giacomo Arrighini , ha poi rilasciato alcune dichiarazioni: “Nel tragitto ci siamo io e Giacomo, però in via indiretta collaborano con noi due livornesi: il nutrizionista Mirco Paggini e il coach che ci ha preparato a livello fisico, vale a dire Daniele Furiani. Ci siamo organizzati nelle diverse tappe in base agli eventi in cui abbiamo stabilito di voler partecipare: quindi con Plasticfree, a Reggio, avremo il 16 Giugno un evento di pulizia delle spiagge. Abbiamo già fatto qualcosa del genere a Pescara, oltre ad esserci occupati a Castro (provincia di Lecce) del rilascio di tartarughe a mare, sempre con Plasticfree. Ora siamo a Catanzaro, poi saremo a Reggio, a Sabaudia (provincia di Latina), a Massa Carrara e infine a Genova. Sempre per la raccolta rifiuti, insieme ai referenti e ai volontari di Plasticfree. E' il primo progetto che io e Giacomo compiamo insieme: si chiama 'Wind of Change', ed è un vento di cambiamento che vogliamo vedere spirare nel pensiero di tutta la generazione, relativamente ai cambiamenti climatici e al mantenimento della sanità ambientale della nostra penisola”. Giacomo Arrighini ha riferito poi di qualche “difficoltà legata al maltempo e a qualche incidente di percorso via terra. Ma, per ora, sostanzialmente possiamo dire che la navigazione è stata regolare”. Riprendendo la parola, Ortega ha poi rilevato, sorridendo divertito, come “il vento della Calabria a livello costiero sia veramente particolare. Non era mai successo, ma il vento cambia ogni due ore da tutte le parti, e penso che per un velista questo renda le cose molto più difficili. E' la seconda volta che vengo in Calabria, ma non l'ho mai vissuta come sto facendo oggi. E' veramente bella, e siamo contenti”.

Per quanto concerne il tema relativo al rilascio delle tartarughe a mare, Leone Ortega ha poi precisato la presenza di una collaborazione “con un naturalista, presidente del centro di recupero di tartarughe marine di Calimera, in Salento, e praticamente, oltre a sensibilizzare le persone, tutti gli avvistamenti che faccio durante il tragitto li segnalo a lui, che così riesce a rimbalzare tutte le segnalazioni. Quelli segnalati, poi, saranno i punti dove vi sarà la schiusa delle uova, e quindi la zona, se non lo è già, va protetta. In più a campione facciamo raccolta del pellet di microplastiche, e tracciamo su un sistema di blockchain qualsiasi rifiuto che raccogliamo, durante la raccolta con Plasticfree, per evitare qualsiasi inganno. Qualsiasi cosa che facciamo è tracciata sul sito windofchange.it, tutti potete vedere in modo trasparente quanto abbiamo raccolto, se abbiamo raccolto e quanto”.

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