"A chiusura di un anno così terribile, la giornata ahimè si apre con una notizia che addolora la mia anima per la perdita di una persona a me molto cara e speciale, il sig. Vito Tolomeo: nonno Vito, così volevi che ti chiamassi.
Caro nonno Vito, ecco perché da giorni non rispondevi al telefono! Sgomento e dolore è stato apprendere della tua scomparsa. Alla perdita delle persone care non si è mai preparati, è un distacco che ferisce e lacera nel profondo. Carissimo nonno Vito, non ci saranno parole giuste e sufficienti per descrivere il valore inestimabile che hai sempre rappresentato per me. Tanto minuto, piccolo, quanto forte e sempre vigile, attento a tutto e a tutti. Sempre generoso, gioviale, ti facevi amare ed apprezzare da chiunque.
Durante le tue passeggiate o le tue soste sul lungomare non dispensavi nessuno dal tuo caloroso ed affettuoso saluto. Come è difficile non poter più ascoltare la tua voce, i tuoi discorsi ricchi di dettagli, di date e di aneddoti… Ma come facevi a ricordare tutto così bene e perfettamente? Quante storie che amavi raccontare, la puntuale descrizione di ogni foto antica della tua amata Marina, le poesie e le lettere che scrivevi, la passione per ogni simbolo che rappresentasse la città di Catanzaro (bandiere, magliette, capelli, calendari, la tua casa ne è testimone) e tanti altri pezzi di cuore che amavi collezionare. Certi vuoti sono incolmabili, indiscutibili, inconsolabili.
La Ledoga, la Tonnina, il Museo del Mare ci hanno fatto incontrare... e da allora si è creato un legame indissolubile. Mi hai reso partecipe delle tue innumerevoli esperienze che desideravi condividere con la cittadinanza della tua Marina: per questo mi chiedevi spesso: "quandu organizzamu ncuna cosa? Voglio raccontare. Indosso la divisa adatta per l'occasione o la maglietta della Ledoga...". Indimenticabile la storia del sommergibile “Pietro Micca”, da te raccontata in un afoso pomeriggio estivo al “Sunrise”, con una platea di bagnanti ad ascoltarti in religioso silenzio, incantati tutti dal tuo discorso per la dovizia dei particolari e dal tuo vestito da marinaio. Come non ricordare il tuo entusiasmo, il tuo orgoglio quando sei salito assieme a me sul palco del Magna Graecia Film Festival con la tua caratteristica t-shirt con su scritto “autista Ledoga”.
Mi aspettavi fuori nel cortile della scuola, accogliendomi con il tuo sorriso: "Eh, sono venuto a farvi visita! ". E la mia giornata acquistava un senso in più. L’ultima volta che ci siamo visti è stato sotto la “tua” ciminiera per l’immancabile foto di rito, in compagnia di altri cari amici, con indosso la maglietta ed il cappellino con il logo della Tonnina appena realizzato. Era giusto che il logo fosse omaggiato ad una delle persone che per me rappresentava la memoria storica di quel luogo a noi tanto caro.
Grazie nonno Vito, mi mancherai tantissimo. Ed io che ti avevo già immaginato parte integrante di un futuro progetto! Ti avevo sognato qualche giorno fa sotto la ciminiera… Mi mancherà tutto di te: la tua voce, il tuo sorriso, la tua forza. Mi mancheranno le nostre chiacchierate, i tuoi racconti di vita, le nostre interviste. Lo facevi con quella luce negli occhi che svelano le verità, la verità degli antichi, le verità nascoste autentiche.
Fino all’ultimo le tue parole sono state rivolte alla speranza che i tuoi ricordi, le tue conoscenze potessero essere condivise, ma ahimè questa situazione emergenziale non mi ha aiutato… Caro Nonno Vito, di te rimarrà La Tua dolce pacatezza, la Tua dolce gentilezza, la Tua infinita semplicità, la Tua sincera spontaneità, la Tua bellezza di vita, la Tua straordinaria energia interiore, la Tua anima bella.
Mi hai onorato, rallegrato, arricchito con la Tua Amicizia e questo è stato per me molto bello. Credo, sono sicura che sia stato così per tutte le persone che hanno avuto come me questo privilegio. E siamo in tanti oggi sgomenti e sinceramente addolorati.
La Tua è stata un’Amicizia fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di un affetto schietto e senza inutili fronzoli. Mi rimangono di noi solo tantissimi ricordi e tantissime emozioni, momenti indimenticabili e pieni di profondissimo significato. Il tuo nome, caro nonno Vito, rimarrà scolpito per sempre nella mio cuore, in quello di mio marito, dei miei figli e nella memoria di tutta la città. E ogni qual volta si parlerà della tua Tonnina, continuerò a fortificare i tuoi ricordi che ora sono ancora più preziosi.
Spero tanto che ora da lassù, accolto dalla schiera degli Angeli in festa, tu sia finalmente felice di esserti ricongiunto con la tua cara adorata moglie Antonietta. Mentre oggi, dall'immensità del cielo ci sarà una bellissima Stella, un Faro che illuminerà per sempre la Marina di Catanzaro. "Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo". Che Dio Ti benedica e Ti accolga come meriti. Ciao, nonno Vito. E grazie, grazie, grazie".