Catanzaro, affetta da grave patologia e lasciata fuori dal bando: sos disperato della famiglia

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L'ingresso dell'Asp di Catanzaro e dell'ex Pugliese (dove c'è una parte rilevante di amministrativi della Dulbecco)
  17 gennaio 2024 11:50

E' una questione di cifre. Documenti, bandi. Carte su carte. Ogni anno. Puntualmente. E così Beatrice, 25 anni, di Sellia Marina, affetta da una grave patologia dalla nascita, si ritrova ogni anno a "combattere" con la burocrazia. O meglio:  il suo papà e la sua mamma costretti da un ufficio ad un altro. 

Una questione di Isee, cifre contenute in un regolare bando dell'Azienda sanitaria provinciale, quest'anno, non  permettono alla famiglia  di usufruire di circa 600 euro al mese da destinare ad un aiuto, un'assistenza,  per Beatrice ma, soprattutto, per la sua mamma e il suo papà. Dalle carte risulterebbe una cifra superiore a quella minima richiesta. E, dunque, nessun aiuto. La ragazza risulta in graduatoria, ma al momento non può beneficiare dell'aiuto economico.  

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Da 25 anni in un letto, attaccata ad una macchina che l'alimenta. A volte la crisi epilettica la manda in affanno. Mamma e papà non possono lasciarla da sola neppure per un attimo. Ventiquattro ore su ventiquattro con lei. Giorno e notte.

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Una vita accanto alla loro bimba. E quest'anno nemmeno quel minimo aiuto che permetterebbe a mamma e papà di "respirare". Di andare a fare la spesa tranquillamente. Ma anche di sbrigare pratiche dedicate a Beatrice. 

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