di GAETANO MARCO GIAIMO
È stato un pomeriggio intenso, ricco di momenti emozionanti e riflessioni profonde quello vissuto oggi al Museo del Rock di Catanzaro: ha infatti avuto luogo il 5° appuntamento della rassegna "Cura d'arte", dedicato al tema "Guerra e Pace". "L'arte che viene incontro a chi vuole trovare delle risposte dove non ce ne sono, ma anche porsi delle domande": questo è lo scopo della kermesse per Elisa Chiriano, giornalista e mediatrice della discussione di oggi.
L'evento si è suddiviso in momenti dedicati a diversi tipi di discipline artistiche: si è partiti con l'arte visiva, con la professoressa Antonella Pascuzzo che ha illustrato l'opera di Keith Haring "Tuttomondo", grande murales che si trova a Pisa. "Questo è un manifesto, un messaggio universale di pace, testamento spirituale e artistico dell'autore: la forbice che taglia il serpente rappresenta il male che va depennato". L'attore Salvo Venuto ha poi introdotto e letto un brano tratto da "I Persiani" di Eschilo, emozionando i presenti: "Questa è l'unica tragedia greca che narra di un fatto realmente accaduto ed è scritta da un oplita che ha preso parte alla guerra di cui parla".
È giunto poi il primo momento musicale, con Piergiorgio Caruso, Direttore del Museo del Rock, che ha portato all'attenzione dei presenti il videoclip di "Give peace a chance", celebre brano della Plastic Ono Band: "Questa è la canzone sulla pace per antonomasia: fu registrata quasi per scherzo in una stanza di albergo, con gli amici di John Lennon a fare da coristi, prima di divenire l'inno del movimento pacifista e controculturale americano". La professoressa Daniela Pietragalla ha invece parlato di letteratura, analizzando il romanzo "Io, Jean Gabin" di Goliarda Sapienza: "La contraddizione di questa tematica mi ha fatto venire in mente questo libro in cui l'autrice racconta la sua infanzia, vissuta in un quartiere di Catania negli anni '30 in un clima di odio e lotta, facendo lei parte di una famiglia profondamente antifascista".
Dopo una lettura di un brano tratto da quest'opera, sempre ad opera di Salvo Venuto, è aperto un breve dibattito col pubblico, prima di un nuovo intervento di Piergiorgio Caruso che ha raccontato la storia di Joe Cocker e della sua "Please give peace a chance": "Un giorno era un benzinaio di Sheffield, poi cantò a Woodstock. Aveva una capacità di riarrangiare e interpretare i brani inarrivabile".
Giovanni Audino si è infine soffermato sulle graphic novel: "Ho voluto prendere questa tematica da un altro punto di vista, sottoponendo alla vostra attenzione una bellissima opera dal titolo "Speak", col testo di Laurie Halse Anderson e i disegni di Emily Carroll, che racconta con forza ma anche delicatezza il trauma adolescenziale di una giovane che viene violentata durante una festa e si chiude in sé stessa". Salvatore Venuto ha letto un brano anche dalla graphic novel, prima di concludere l'evento recitando le parole di "Veglia" di Giuseppe Ungaretti, poesia che racchiude la crudezza della guerra vissuta dal fronte.
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