Catanzaro. Al Supercinema l'incontro del Comitato Dante Alighieri sul Sommo Vate e Gioacchino Da Fiore

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Il professore Riccardo Succurro al Supercinema di Catanzaro
  04 giugno 2021 19:37

di COSTANTINO MUSTARI*

Il 29 maggio 1265 è convenzionalmente riconosciuto dagli studiosi come il giorno nel quale sarebbe nato il nostro sommo Vate, Dante Alighieri. La data viene, da anni, ricordata dalla Società Dante Alighieri con eventi culturali che si celebrano nelle sedi dei Comitati, oltre 400, di tutto il mondo. Anche il Comitato Catanzarese, di cui è presidente la dottoressa Teresa Rizzo, ha celebrato il proprio evento, il primo in presenza dopo la forzata interruzione, durata quindici mesi, a causa del Covid-19. 

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E lo ha fatto col botto, in questo anno nel quale in tuto il mondo si celebra il 700esimo anniversario della morte del sommo poeta. Nella sala del Supercinema di Catanzaro, distanziati come da disposizioni ministeriali, si sono ritrovati numerosi soci e cultori di Dante, ad ascoltare, attenti e interessati, il professore Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, e il professore Luigi La Rosa e ad assistere alla proiezione del docufilm “In cammino con Gioacchino”, girato e prodotto dall’avvocato Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca di Calabria. L’argomento dell’incontro culturale, infatti, aveva al centro l’abate calabrese “di spirito profetico dotato”, esaltato da Dante Alighieri nel dodicesimo canto del Paradiso. 

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Il professore Succurro, con linguaggio semplice e appassionato, con ricchezza di riferimenti culturali a studiosi di tutto il mondo, ha illustrato il pensiero teologico e filosofico del Monaco calabrese, per come si desume dai suoi studi, (in particolare dal “Liber Figurarum”) considerati profetici per lo sviluppo che poi hanno avuto nel corso della storia del pensiero Cristiano/cattolico. Ha evidenziato, altresì, come la critica dantesca più recente interpreta oggi il verso famoso “lucemi da lato”, nel senso che il poeta viene colpito e arricchito dalla luce che il teologo calabrese emana. 

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Il professore La Rosa, nel suo intervento, si è soffermato sui canti XI e XII Paradiso, laddove Dante compie la grande sintesi degli elementi della salvezza. La Chiesa, sposa di Cristo, e i fondatori degli Ordini mendicanti, Domenico, sposo della Fede e Francesco, sposo della Povertà. Viene a sintesi anche l'errore e la verità con Tommaso che ha accanto Sigieri e Bonaventura che ha accanto Gioacchino da Fiore dalla cui grande intuizione è partita, secondo Dante, la grande Rivoluzione dello Spirito. Infatti è Gioacchino che per primo dà vita a un cenobio,  che non ha più il carattere eremitico,  ma si pone in mezzo alla gente con missione apostolica. Da qui derivano, secondo la visione anticipatrice di Gioacchino, i " duo viri ", i " due Principi come traduce Dante, incaricati dalla Provvidenza Divina di far trionfare la Chiesa nel mondo.

Il filmato dell’avvocato Attanasio, girato sui meravigliosi luoghi della Sila, che furono i luoghi dell’abate Gioacchino, e che oggi sono percorsi da un gruppo di camminatori per esaltarne la ricchezza e la potenza spirituale, ha tracciato, con l’apporto di insigni studiosi, le tappe fondamentali della vita del Monaco, guida dei potenti del suo tempo, dall’Abbazia di Corazzo fino a Canale di Pietrafitta, passando dall’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore.

*vicepresidente del Comitato Dante Alighieri di Catanzaro

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