Catanzaro, alla Tin del Pugliese spunta un presepe nell'incubatrice: simbolo di forza e speranza

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  19 dicembre 2025 10:42

Nel reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro il Natale assume un significato profondo, fatto di tenerezza, umanità e messaggi universali. Qui è stato allestito un bellissimo presepe artigianale, capace di unire arte e cura, emozione e riflessione, diventando simbolo di un approccio assistenziale che mette al centro il legame più forte che esista: quello tra madre e bambino.

L’opera è firmata dall’artigiano Giuseppe Mellace, che ha realizzato il presepe utilizzando un materiale umile e carico di simbolismo, la pasta, collocandolo all’interno di una incubatrice. Una scelta potente, non casuale, che richiama immediatamente l’ambiente della Terapia Intensiva Neonatale e la fragilità dei piccoli pazienti che vi sono accolti ogni giorno.

Il presepe concorre al premio per il miglior presepe in Terapia Intensiva Neonatale, promosso dalla Società Italiana di Neonatologia, ma al di là del riconoscimento formale, l’opera rappresenta soprattutto un messaggio culturale e umano di grande valore. Al centro della scena, Maria ha appena partorito e stringe Gesù sul suo petto, nei momenti immediatamente successivi alla nascita e, simbolicamente, per sempre. Il Bambino è avvolto in un abbraccio che azzera ogni forma di separazione, restituendo l’immagine più naturale, più vera e più necessaria che possa esistere.

È il richiamo esplicito all’approccio della “zero separation”, principio cardine della moderna neonatologia, che promuove il contatto continuo tra madre e neonato, anche – e soprattutto – nei contesti di cura intensiva. Un contatto che non è solo affettivo, ma terapeutico, capace di favorire il benessere fisico ed emotivo del bambino e della madre.

Ma il messaggio del presepe va oltre le mura dell’ospedale. Nella sua tenerezza senza tempo, l’opera si contrappone con forza agli scenari contemporanei segnati da conflitti e guerre, dove migliaia di donne e bambini vengono privati del diritto fondamentale di stringersi in un abbraccio d’amore. È anche a loro che questo presepe è dedicato.

La scelta di esporlo proprio nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale nasce dal desiderio di ricordare che nessuna condizione, nessun luogo e nessuna circostanza dovrebbero mai giustificare la separazione forzata tra una madre e il suo bambino. Con l’augurio e la speranza che in nessuna parte del mondo, oggi e in futuro, venga negato questo diritto primario.

Un presepe che non è solo da guardare, ma da sentire. Un’opera che trasforma un reparto di cura in un luogo ancora più umano, dove il Natale diventa messaggio di pace, protezione e amore universale.


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