Sviluppo sostenibile e biodiversità. Corre anche su questi due binari l'offerta formativa sempre più variegata e complessa dell’Istituto Tecnico Agrario Vittorio Emanuele II, dove i giovani studenti affrontano le materie con metodologie innovative come il DEBATE che si sta affermando sempre di più come metodologia didattica capace di supportare i ragazzi nello sviluppo di importanti soft skill: flessibilità, lavoro in team, ragionamento, capacità di parlare in pubblico e molto altro.
Un "gioco" didattico con struttura e regole precise, tanto da prevedere veri e propri tornei internazionali.
Il debate è una metodologia didattica dalle radici molto antiche. Storicamente, infatti, si riallaccia alla disputatio medievale, vero e proprio sistema di insegnamento nato in seno alla filosofia scolastica. Con il debate quella tradizione si rinnova, diventando una specie di gioco. Una sfida verbale, durante la quale i ragazzi, organizzati in due squadre, sono chiamati a confrontarsi, a colpi di arringhe, su un tema diviso in tesi contrapposte. A prescindere dalle convinzioni personali, devono dibattere e sostenere l'argomentazione assegnata loro, raccogliendo informazioni, elaborandole ed esponendole di fronte a una giuria e a un pubblico, come in un processo.
Dopo un lungo periodo di preparazione e di ricerca e un torneo tutto interno alla scuola, si è svolta la finale del 1° torneo di Debate in materia di Educazione Civica che ha visto confrontarsi e dibattere la 4A e la 4C dell’Agraria.
Attraverso questa metodologia didattica le due squadre (composte ciascuna da tre studenti) hanno argomentato sul tema “Sviluppo sostenibile e biodiversità: c’è sostenibilità ambientale nelle nuove generazioni”.
Gli speaker della squadra che doveva sostenere le ragioni del PRO (4A) sono stati: Marina Talarico, Ester Torchia e Ilenia Scalise, mentre i debater della squadra CONTRO (4C) sono stati: Fabrizio Giglio Verga, Giuseppe Pio Vallelonga e Cosmo Damiano Serratore.
I ragazzi, hanno dimostrato di “saper pensare in modo creativo e comunicare in modo efficace ed adeguato” dibattendo su agricoltura sostenibile, Agenda 2030, Green Generation, Greta Thunberg, raccolta differenziata, alimentazione biologica, economia circolare, social media.
Si è trattato di un dibattito formale, dettato da regole e tempi precisi, preparato con esercizi di documentazione ed elaborazione critica. Questa esperienza ha permesso agli studenti di selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, ad auto valutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. Il debate allena la mente a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, arricchisce il bagaglio di competenze.
Al termine della competizione la giuria, composta dal dirigente scolastico Rita Elia, tra le più attive sostenitrici di questa nuova metodologia, e dalle prof.sse Manuela Crapis e Tiziana Mazza, promotrici dell’iniziativa, ha valutato la prestazione delle squadre in termini di competenze raggiunte e ha decretato vincitrice del torneo la classe 4C e miglior speaker Marina Talarico, della 4A. Le due classi sono arrivate in finale in un torneo che ha visto coinvolte 6 classi, sia della sede di Catanzaro che di Gizzeria, con la collaborazione di tutti i docenti.
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