Catanzaro. All'Ex Stac arriva "FiberGlass Emotion 2", la mostra dell'artista Marco Raffaele

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La mostra, ad ingresso gratuito, sarà fruibile fino al 13 settembre 2021.

  31 agosto 2021 12:22

Il prestigioso Palazzo Ex Stac di Catanzaro, ospiterà la personale dell’artista Marco Raffaele Fiberglass Emotion 2 patrocinata dall’Assessorato alla cultura, a cura della dott.ssa Antonella Gentile presidente dell’Associazione Momenti d’arte di Catanzaro sponsorizzato da Ivictus Yacht. La mostra con performance artistica di live paint di StArthiphop accompagnati con musica di OCZbeat, sarà inaugurata il 4 settembre alle ore 18:30 con ingresso libero.

Imprigionare emozioni e pensieri nella vetroresina con lo scopo di non disperderli nella quotidianità, vederli e toccarli con le mani affinché possano a loro volta stimolarne altri, è questo il fine della mostra dell’artista Marco Raffaele. Un’artista passante dalla street art alla sperimentazione della materia, al riuso artistico di oggetti destinati al macero, dal disegno all’utilizzo del colore. Queste sono le fondamenta per il continuo della sua ricerca artistica che lo hanno portato a ripetere la prima edizione di FiberGlass Emotion a Livorno nel 2019 e a presentare opere anche all’estero (Art Russia 2019 a Kirov e nell’esposizione nel museo di Novagorad).

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Le sue opere si caratterizzano per la tipologia della materia usata che attualmente è la vetroresina. Lavorando con essa l’artista percepisce emozioni forti nella sua metamorfosi immergendo pensieri e sensazioni nello stato liquido, costruendo forme nuove che si trasformano in opere solide. E’ in questo passaggio che ha la sensazione che la materia attraversi una nuova dimensione, e che ne sigilli la forma: uno “stargate”, una porta, dove il pensiero si unisce alla materia.

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Fantasmi, personaggi mitologici, o figure nuove, sono l’espressione di un linguaggio artistico contemporaneo, valorizzato ancor più da luci o colori, che danno trasparenza e vivacità alla resina manipolata, e rappresentano dunque il valore aggiunto dell’opera.

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L’accumulazione degli oggetti di uso quotidiano, o anche in disuso, che vengono utilizzati in sculture tridimensionali, ricordano gli artisti aderenti al periodo del “nouveau realisme”, degli anni 60-70, cui aderì Arman, Rotella, Niki De Saint Phalle e che sfociò poi nel new dada, nella poetica dell’oggetto che divenne informale come i sacchi di Burri o le pietre e i frammenti di vetro di Fontana.

La mostra sarà fruibile fino al 13 settembre 2021.

 

 

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