Era il 23 dicembre 1961. Sessant'anni esatti. Ma quel sangue innocente sembra ancora scivolare lungo i binari della linea ferroviaria Cosenza-Catanzaro delle Calabro Lucane, dove, nei pressi del fiume Fiumarella, si verificò uno degli incidenti ferroviari più gravi del dopoguerra. Tra le 71 vittime, c'erano anche loro, 8 studenti dell'Istituto De Nobili di Catanzaro, tra le cui mura, questa mattina, si è tenuto un incontro proprio per ricordare quella tragedia senza precedenti in Calabria.
“I ragazzi della Fiumarella. Un disastro ferroviario a colori. E poi?”, il titolo del libro scritto da Giovanni Petronio, presente ai lavori che sono stati coordinati dalla prof Rosa Mercurio, alla guida delle tre classi coinvolte, i cui studenti hanno rivolto delle domande molto pertinenti all'autore.
Particolarmente toccante l'intervento del professore Costantino Mustari, che ha ripercorso quella triste giornata in quanto lui era compagno di banco di una delle 8 vittime. A seguire, ha reso la parola il dirigente scolastico dell'Istituto De Nobili, Angelo Gagliardi, che ha ringraziato i due ospiti, sottolineando la valenza dell'incontro, che ha voluto riportare alla luce una tragedia che ancora oggi è molto sentita dalla comunità catanzarese e non solo.
Al termine, Petronio ha proiettato un video "il volto delle vittime della Fiumarella" risultato particolarmente toccante per tutti i presenti.
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