Catanzaro, anche l’Istituto “De Nobili” festeggia la serie B con le Aquile

Ieri mattina l' IIS “De Nobili ” di Catanzaro, rappresentato dal Dirigente Angelo Gagliardi, ha organizzato una vera e propria festa per celebrare la promozione in serie B della squadra di calcio. Un incontro con l'US Catanzaro nell’ambito del progetto "Aquile in classe", organizzato dalla prof.ssa Brunella Badolato, docente di Scienze Motorie dell’Istituto e referente del progetto.

Sono state numerose le classi e gli alunni coinvolti e ne hanno preso parte in particolar modo i gruppi che, all'interno dell’istituzione scolastica , svolgono attività sportiva, quale atletica ,pugilato, danza ,basket e teatro.

All’ incontro sono intervenuti due pilastri portanti dell'US Catanzaro, Pietro Cianci e Stefano Scognamillo,  accompagnati dal loro number one, Mister Vincenzo Vivarini, per la prima volta assoluta presente all’interno di un’istituzione scolastica. Con loro anche il promotore dello stesso progetto “Aquile in classe”, l'avv. PierVincenzo Gigliotti. Gli ospiti sono  stati accolti da due miss calabresi, alunne dell’Istituto e per l’occasione  hostess d'eccezione.

Dopo una calorosa e sentita accoglienza , l’intervento  e i saluti istituzionali della Prof.ssa  Rita Pistoia e, a seguire,  l'appassionante e incoraggiante discorso di Mister Vivarini “ Il segreto della vittoria è stata la condivisione degli obiettivi e sicuramente fondamentali sono stati il lavoro di squadra e il rispetto delle regole.- ha detto- Quest'anno ho avuto dei ragazzi straordinari che, con la voglia di ottenere qualcosa, insieme hanno messo da parte i loro interessi personali. Il singolo da solo può essere forte, ma un gruppo diventa un uragano, ed è quello che siamo stati noi. In ogni partita entravamo in campo senza accontentarci della vittoria, volevamo dominare e lo abbiamo fatto. In questo non può mancare la passione che si presenta come una fiammella sempre accesa, che poi viene alimentata e diventa un incendio. Infine, ragazzi, - continua Vivarini- capire l'importanza degli obiettivi, del fare gruppo e delle regole vi aiuterà nella vita fatta di problemi che dobbiamo essere pronti ad affrontare.”

Così il Mister ha concluso il suo discorso. A seguire un video realizzato dagli alunni della 4CSE  che raccoglie le immagini, dalle vittorie del passato alle straordinarie e recenti imprese della squadra, il tutto accompagnato da coreografie e canti intonati dal vivo dagli alunni presenti in palestra.  Di seguito,  una poesia scritta da una ex alunna del “De Nobili” , Alessandra Crispo che ,anche a distanza di anni ed ormai laureanda , ha inteso dare il suo contributo alla sua scuola di cui serba un piacevole ricordo:

“Culuri e passiona, culuri e allegria
Attiranu u tifosu e a sua euforia
Tra nu coru, nu cantu e na diceria
Allustadiu, in trasferta, tu si a casa mia.
Non esistanu santi chi mi ponnusalvara,
Zigulia o c’è u sula, vogghiusulujocara
Amara a sconfitta e cchiùducia a vittoria
Rejutapungenta, e novant’anni on s’accora
Oh Catanzaru, na sula parola: si tu a cura, si tu u dottora.”

Alle domande degli alunni ai due calciatori presenti, loro così hanno riassunto le emozioni della vittoria “ Un  finale con  un'emozione indescrivibile tale da non rendersi neanche conto di quello che si è fatto- ha detto Cianci. Scognamillo la descrive come “una liberazione e ricordo i momenti di risate e scherzi che hanno dato a ciascun membro un po'di gioia.”

Risponde all'ultima domanda il Mister Vivarini dicendo: "Abbiamo avuto un percorso di crescita, ma per ottenerlo non bastano solo i bravi giocatori: c'è bisogno di  miglioramento. E come si ottiene? Attraverso i passi falsi. Ognuno di questi è una ricchezza e perciò non vi spaventate nel cadere, ma analizzate perché siete caduti."

Sono parole che colpiscono e che soprattutto sono necessarie per le nuove generazioni. L'evento si è concluso con l’intervento della prof.ssa Badolato, che ha voluto ribadire quanto i Valori , gli Ideali ed il Rispetto delle Regole  siano importanti nella Vita di ogni giorno come nello Sport , invitando, infine, tutti i presenti ad alzarsi in piedi ed intonare un coro di saluti tra  musica e balli e trasformando il  magico momento in un “grande magico stadio”.

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