di IACOPO PARISI
In un mondo in cui il rumore delle armi sovrasta sempre più il grido di pace e il conflitto sembra prevalere sulla diplomazia, il valore della memoria storica diventa un aspetto imprescindibile contro il rischio dell'oblio e della riscrittura della storia. In questo contesto, l'80° anniversario della Liberazione assume un significato ancora più profondo, un'occasione per ribadire l'importanza di ricordare la ferocia della dittatura nazifascista e il tributo di sangue pagato per riconquistare la democrazia e la libertà.
Questo pomeriggio Catanzaro ha onorato la memoria delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine, trucidate dai nazisti con la complicità dei fascisti italiani nel 1944. Come ogni anno, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) di Catanzaro ha organizzato una commemorazione in via Giovanni Vercillo, sotto la targa che porta il suo nome, per rendere omaggio a chi ha perso la vita in uno degli eccidi più efferati della Seconda Guerra Mondiale.
Alla cerimonia hanno partecipato cittadini, rappresentanti del Consiglio Comunale e membri dell'ANPI, uniti dal desiderio di preservare la memoria storica e di contrastare ogni tentativo di sminuire o riscrivere i crimini del nazifascismo. "La memoria ha sempre un doppio significato: significa ricordare i fatti del passato e ricordare soprattutto i martiri del passato, che siano partigiani, che siano ebrei, che siano persone che in ogni caso hanno combattuto per la libertà e liberare l'Italia dal nazifascismo" ha dichiarato Mario Vallone, presidente dell'ANPI Catanzaro. "Quest'anno, in particolar modo, sentiamo la necessità di ricordare ancora una volta la storia di questo paese, che sembra difficile da far entrare nelle teste di una grande parte della politica, soprattutto di quella che sta al governo e che non riesce a fare i conti con la storia d'Italia."
Vallone ha poi sottolineato l'importanza di dare un volto e una storia ai caduti: "Attraverso Giovanni Vercillo abbiamo cercato di dare un nome, perché spesso si parla delle vittime in termini numerici: 335 vittime, 200 vittime. Se invece si cerca di dare una biografia, diventa più tangibile per chi ascolta e legge una targa, comprendendo la reale portata di queste tragedie."
Significativa anche la testimonianza di Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro: "Oggi è un giorno importante, ricordiamo l'eccidio delle Fosse Ardeatine, che colpì anche Giovanni Vercillo di Catanzaro. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove il revisionismo storico spesso prevale, è fondamentale ribadire il valore della memoria. Dobbiamo dire no ai fascismi del passato e dell'attualità. La memoria non deve mai essere messa in secondo piano. Questo, di fatto, è il secondo anno in cui un'amministrazione comunale, in questo caso quella di Catanzaro, è qui presente insieme ad ANPI per ricordare formalmente e attraverso anche una delibera di giunta l'eccidio delle Fosse Ardeatine."
È stato inoltre sottolineato l'impegno dell'ANPI e delle istituzioni per coinvolgere le nuove generazioni. Vallone ha raccontato un episodio emblematico: "Quest'anno, durante la giornata del tesseramento, una ragazza di appena 14 anni è entrata nella nostra sede senza nemmeno chiedere permesso e ha detto: 'Voglio la tessera dell'ANPI'. Questo dimostra che i giovani sentono la necessità di impegnarsi per qualcosa di serio, non solo nel mondo virtuale, ma in modo più concreto."
La commemorazione si è conclusa con la deposizione di fiori accanto la targa dedicata a Giovanni Vercillo, un gesto simbolico, carico di significato. L'evento ha confermato ancora una volta l'importanza di tenere viva la memoria storica, affinché le tragedie del passato non si ripetano e il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà non venga dimenticato.
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