di ENZO COSENTINO
Anzitutto: Buona domenica.
Squarci di sereno nel cielo della politica catanzarese. Nell’ultimo Consiglio Comunale, tutto liscio per il governo. La maggioranza ha dato segnali di tenuta, le opposizioni pur con toni venati da “punture” polemiche, vogliono e tentano di qualificarsi “opposizione costruttiva”. Bene! Ma, al di la degli aspetti tecnicamente amministrativi, tutti gli schieramenti soffiano sul collo del Sindaco Fiorita. Un rimpasto di esecutivo è il tema del silenzioso… mobbing.
Il primo cittadino sta meditando sul da fare. Un governo di salute pubblica? I minestroni di questo tipo quando “cucinati” sono stati deludenti a livello nazionale. Di salute neppure l’ombra. A Catanzaro, se l’opzione rimpasto avrà via libera, la formazione di un nuovo, o quasi nuovo, esecutivo a Palazzo de Nobili non è operazione facile. Da forcipe! Il Pd, consocio di maggioranza a Palazzo de Nobili , ha parlato chiaro: la nuova Giunta deve essere politica. Un necessità per liberare sedie da destinare ad elementi del panorama politico dem in Città.
Allo stato attuale il Pd nell’esecutivo è rappresentato da Aldo Casalinuovo con deleghe ai settori strategici fra cui quello dell'Ambiente sul quale Casalinuovo sta impegnandosi al massimo per risolvere le problematiche esistenti dando risposte concrete con i fatti. e da Giusy Iemma; quest’ultima oltre a ricoprire la carica di vice sindaco ha importanti deleghe da gestire. Ed ecco il Pd mettere in chiaro un aspetto politico: le poltrone di governo dovranno essere di più è un altro nome ci sarebbe già e si tratterebbe di un esterno di provata fede dem.
Il vero motivo, quindi, di riformulare il quadro nominale della futura prossima nuova Giunta sarebbe legato ad esigenze interne al Pd alle quali seguono da altra postazione richieste più o meno identiche. Il sindaco Fiorita è così immaginabile al centro di uno strano gioco del tiro della fune. Il Primo cittadino resta per ora immobile e avrebbe congelato ogni tipo di rimpasto sino a dopo giugno, che vuol dire settembre (per evitare conseguenze del solleone) per far maturare almeno un anno di consiliatura. Forse anche perché l’amministrazione si concentri sui problemi della Città. I tanti problemi piccoli e grandi che assillano Catanzaro.
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