E' stato assolto dall'accusa di stalking un 39enne di Catanzaro accusato di stalking: secondo l'imputazione iniziale "avrebbe provocato" un perdurante stato di ansia alla sua vittima, una collega. Non per il giudice, che non ha valutato sufficiente il carico di prove raccolte contro l'uomo che avrebbe seguito la vittima, recandosi almeno quattro volte di notte sotto casa, osservato e danneggiato l'automobile nei pressi del centro commerciale Le Fontane"
Difeso dall'avvocato Vitaliano Leone, il 39enne è stato condannato a sei mesi di reclusione per due episodi di danneggiamento all'automobile Secondo il giudice, due episodi non integrano la fattispecie penale dello stalking: "Non bisogna tralasciare, inoltre, che tali incontri siano avvenuti sul lungomare ed in una spiaggia libera: luoghi che risultano, di per sé, abitualmente trafficati dall'imputato se si considera che lo stesso abita proprio in quelle vicinanze", si legge nella sentenza.
Come scritto dal magistrato "la stessa Corte costituzionale (Corte cost. n. 172/2014), nel rigettare una questione di legittimità costituzionale per presunta indeterminatezza della fattispecie ha affermato che "quanto al «perdurante e grave stato di ansia e di paura» e al «fondato timore per l'incolumità», trattandosi di eventi che riguardano la sfera emotiva e psicologica, essi debbono essere accertati attraverso un'accurata osservazione di segni e indizi comportamentali, desumibili dal confronto tra la situazione pregressa e quella conseguente alle condotte dell'agente, che denotino una apprezzabile destabilizzazione della serenità e dell'equilibrio psicologico della vittima".
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