Tre rinvii a giudizio, tre non luogo a procedere e un abbreviato. È l’esito dell’udienza preliminare per la vicenda del dipendente 'fantasma' dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio che per anni non avrebbe strisciato il badge per certificare la sua presenza. Le accuse a vario titolo sono di abuso d’ufficio, falso ed estorsione aggravata.
A finire a processo (che inizierà il 5 aprile 2023) sono Salvatore Scumace (classe ’54, di Botricello), Nino Critelli (classe ’55, di Catanzaro), Maria Pia De Vito (classe ’53, di Montepaone).
Non luogo a procedere invece per Domenico Canino (classe ’59, di Catanzaro, difeso dall’avvocato Aldo Casalinuovo), Laura Fondacaro (classe ’69, di Soverato, difesa dagli avvocati Luigi Aloisio e Filippo Bruno Napoli) e Antonio Molè (classe ’68, di Catanzaro, difeso dall’avvocato Danilo Iannello),
Ha optato per l’abbreviato Vittorio Prejanò (classe ’57, di Catanzaro).
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