Catanzaro, Assisi: "Ecco perché mi sono dimesso da presidente della V Commissione"

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Francesco Assisi
  11 febbraio 2025 14:42

"In relazione alle mie dimissioni dalla carica di presidente della V commissione consiliare presso il comune di Catanzaro, protocollate in data odierna al n. 15458, mi corre l’obbligo di chiarire le motivazioni che mi hanno condotto a queste determinazioni, principalmente per il rispetto che porto verso i miei elettori e, conseguentemente, per evitare interpretazioni strumentali.

Pochi giorni orsono, avevo denunciato a mezzo stampa un grave vulnus democratico provocato dalla mancata convocazione del consiglio comunale da “oltre tre mesi”, che rende impossibile per i consiglieri democraticamente eletti di potersi confrontare in un dibattito pubblico, soprattutto a beneficio di tutti i cittadini". Lo afferma Francesco Antonio Assisi, Consigliere di opposizione del Gruppo Consiliare Forza Italia.

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"Con la medesima arbitrarietà in questi ultimi mesi, da quando si è insediata la nuova giunta, la V commissione da me presieduta, competente nelle materie relative a “Attività Economiche e Politiche del Lavoro – Artigianato – Ente Fiera – Servizi Tecnologici – Transizione Digitale – Turismo – Marketing Territoriale – Politiche del Mare”, è stata completamente esautorata dalle proprie prerogative nelle attività di indirizzo politico e di controllo. Il presidente, e di riflesso la commissione, è stato formalmente tenuto all’oscuro di tutta la fase istruttoria relativa alle procedure in cui è competente. A titolo esemplificativo, basti pensare che ad oggi non si ha più notizia del regolamento del commercio sulle aree pubbliche, che era già pronto per essere discusso in commissione quando era in carica il precedente assessore Borelli, il quale tra l’altro mi aveva sempre coinvolto negli incontri propedeutici alla redazione. Con la nuova gestione invece, non ho ricevuto alcun invito a presenziare agli incontri che si sono succeduti con le parti interessate e, da voci di corridoio, pare che sia stato modificato e sarà trasmesso alla commissione direttamente per il parere finale propedeutico solo a portarlo in consiglio comunale. 

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Per non parlare poi delle procedure relative alla gestione del porto, in particolare l’assegnazione del terzo specchio d’acqua alla Catanzaro Servizi e, circostanza ancora più oscura, il rinnovo della concessione sulla gestione dei pontili che è già scaduta da oltre 10 giorni ed ancora non è dato conoscerne l’esito.

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Queste pratiche, e tante altre, sono state istruite quasi a conduzione familiare, tra gli assessori al ramo ed alcuni consiglieri che in alcuni casi non sono nemmeno membri della commissione o, ancora peggio, che fanno finta di non essere in maggioranza ma navigando nella zona grigia riescono ad essere determinanti nell’azione amministrativa comunale (evidentemente a vantaggio proprio prima che della collettività).

Pertanto, non avendo più senso continuare a mantenere questa carica di fatto svuotata da tutte le sue prerogative, mi sono determinato a rassegnare le mie dimissioni non avendo alcuna necessità di un pennacchio privo di funzionalità. In ogni caso ci tengo a ringraziare tutti i consiglieri che mi hanno eletto, tra l’altro votandomi all’unanimità, nonché ad augurare buon lavoro a chi verrà dopo di me".

 

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