Catanzaro, Buccolieri (Psi): “Per recuperare la dignità di un popolo bisogna andare nella periferia"

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  26 febbraio 2022 13:35

di GREGORIO BUCCOLIERI*

“Per recuperare la dignità di un popolo bisogna andare nella periferia e incontrare tutti coloro che vivono ai margini della nostra società. Là si nascondono prospettive suscettibili di donarci un nuovo inizio”.

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Con queste parole Papa Francesco, sin dall’inizio del suo pontificato ha inteso accendere i riflettori sulle periferie osservando come sia difficile essere consapevoli della nostra dignità di cittadini quando siamo immersi in centri urbani senza anima che promuovono l’anonimato e la solitudine.

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 A Catanzaro, complice una politica miope ed insensibile ai reali bisogni della gente, c’è tanto da fare per umanizzare l’ambiente urbano: creare e potenziare aree comuni e spazi verdi, garantire alloggi sostenibili e a misure delle famiglie, sviluppare sistemi di trasporti di qualità per consentire spostamenti agili e sicuri.

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Il Capoluogo di regione versa ormai in uno stato di totale abbandono tanto politico quanto amministrativo. Lo attestano, ove mai ce ne fosse bisogno,  le condizioni di degrado giunte a livelli parossistico tanto in centro quanto nelle periferie.  La zona di Santa Maria, strategica per la sua ubicazione, ad costituisce un fulgido esempio di come in città vi siano interi quartieri e vaste aree dimenticate dall’amministrazione comunale, peraltro privi di servizi e lontani anni luce dai più essenziali e basilari standard della qualità della vita, risultano ormai visibilmente abbandonati.  Materiale di varia natura, e fitta vegetazione contribuiscono  alla proliferazione di ratti ed insetti che costituiscono ormai una seria emergenza ambientale.  Lo stesso dicasi con gli arredi divelti ormai da anni e gli ampi spazi verdi sempre in stato di abbandono e finanche le fermate dell’autobus risultano impraticabili a causa di erbacce che ne ostruiscono le sedute. I cittadini  che sebbene ancora in emergenza covid hanno la necessità di trascorrere del tempo all’aperto,  sono ormai esasperati ed avviliti stante la cronica assenza nel quartiere di spazi pubblici, luoghi ricreativi e sportivi che possano favorire la socializzazione e migliorare sensibilmente la qualità della vita.

E’ necessario ed urgente che la politica, quella buona, si dedichi a dare dignità alle zone periferiche della nostra città, favorendo la piena integrazione tramite politiche sociali capaci di valorizzare gli elementi positivi di un territorio baricentrico, quello di Santa Maria, che potrebbe fungere da cerniera tra la città alta e la sua marina anche grazie al tracciato della costruenda metropolitana che lo attraversa e che potrebbe trasformarlo se solo ci fosse una visione olistica di città.

L’obiettivo deve essere quello di far fiorire reti di appartenenza e solidarietà ripristinando i legami di comunità e fratellanza, nel rispetto, finalmente, della voce e dell’iniziativa dei cittadini veri soggetti promotori dello sviluppo del quartiere.

Solo mettendo al primo posto tra gli obiettivi sociali l’integrazione e la cura dell’ambiente, aprendoci alle periferie ed alle organizzazioni popolari, possiamo incidere sul reale cambiamento. Abbracciare la periferia significa espandere i nostri orizzonti per recuperare l’essenza dei nostri quartieri che si concretizza nei movimenti popolari locali cui deve riconoscersi vitalità e capacità propulsiva.

La salute di una città si può giudicare dalla sua periferia. Una periferia dimenticata, disprezzata e scartata rinvia ad una società instabile e malsana.

*commissario cittadino Psi 

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