L’associazione Petrusinu ogni minestra evidenzia l’assenza del Padre Provinciale alla Messa
08 settembre 2020 09:57“Domenica 6 settembre 2020 si è consumato l’ultimo atto della nota vicenda che ha portato alla chiusura del secolare Convento annesso alla Chiesa del Monte dei Morti in Catanzaro”.
Lo descrive Amedeo Chiarella dell’associazione “Petrusinu ogni minestra”.
“Nell’accogliente centro di culto, alle ore 11,30, si è svolta una semplice funzione religiosa voluta dal nostro Arcivescovo, Mons.Vincenzo Bertolone, allo scopo di dare il definitivo commiato ai Cappucini e nello stesso tempo di salutare e accogliere il nuovo Rettore della Chiesa in questione, Don Pino Silvestre. Nella mattinata domenicale, i fedeli catanzaresi, in gran parte, hanno preferito il mare e quelli accorsi hanno voluto partecipare più per la presa in possesso del nuovo Rettore”, continua.
“La nostra Associazione “Petrusinu ogni minestra” ha partecipato con una ristretta rappresentanza alla succitata manifestazione religiosa e nella circostanza ha preso atto della “scontata” e grave assenza del Padre Provinciale dei Cappuccini. Un’assenza indicativa, esplicativa, chiarissima. Poi Padre Giuseppe Sinopoli ha portato a conoscenza dei presenti la “giustificazione” dell’assente, che pare abbia disertato l’evento per onorare non meglio specificati altri impegni presi in precedenza ed attinenti al ruolo rivestito. Nel merito ci pare giusto evidenziare che in contrapposizione, Monsignor Bertolone, in qualità di Arcivescovo Metropolita e Presidente dei Vescovi Calabresi, ha disdetto ogni impegno per essere presente ad un atto dovuto. Occhio alla differenza di stile! Inoltre, nell’omelia Monsignor Bertolone, con molto “fair play”, si è appellato alla nota compostezza dei cittadini catanzaresi invitandoli a non ritornare più sull’argomento, evitando ogni polemica di sorta e accettando la decisione di “chiusura” come frutto della volontà di Dio”, ha sottolineato l’associazione.
“Forse l’Arcivescovo ha ragione ma noi non siamo Santi e come tali è molto difficile pensare che l’incomprensibile epilogo sopra descritto possa essere condiviso dal Divino. Adesso, però, con rinnovato entusiasmo seguiamo l’operato del subentrante Rettore Don Pino Silvestre, sacerdote dalle spiccate qualità e di comprovata esperienza, facente parte della diocesi Catanzaro – Squillace, autentico “cavallo di razza” nominato non a caso, dal nostro Presule. Comunque, in via conclusiva, nel ribadire come sia calato il sipario sulla soppressione del convento, teniamo a precisare che in noi è radicato il convincimento che le buone maniere, spesso esercitate dal nobile popolo catanzarese, purtroppo, in terra calabra, non vengono in alcun modo recepite”, ha concluso Chiarella.
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