"È partita una di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale di Catanzaro e del Movimento Vitambiente sulle deiezioni canine per garantire l'igiene di spazi e luoghi pubblici. I cittadini catanzaresi amano i cani, ma anche le proprie aiuole, i propri marciapiedi e le aree di ristoro. L'obiettivo è quello, attraverso una simpatica locandina, di sensibilizzare i proprietari di cani al rispetto dell’ambiente, della città e alla civile convivenza, senza colpevolizzare i cani e nel contempo ringraziare anche chi fa già il suo dovere di cittadino attento agli altri e al bene pubblico, raccogliendo i bisogni del proprio quattro zampe ed evitando di danneggiare le aree verdi. Per mantenere la città pulita, tutelare la salute di persone, cani e altri animali, perché le feci sono fitotossiche e danneggiano i prati e le piante e sporcano le aree da pedonabili si chiede ai cittadini più o meno virtuosi di mettere in pratica tre piccoli gesti che fanno la differenza: raccogliere le feci del proprio cane, tenere il cane al guinzaglio, non farlo entrare nelle aiuole". Si legge in una nota.
"Il dovere di pulire dove sporca il proprio cane è, tra l'altro, - prosegue - disciplinato e sanzionato dal Regolamento Comunale. Schiacciare le feci di un cane per strada non ha mai fatto fare dei salti di gioia a qualcuno, anche se dicono tutti che porti fortuna, ma dopotutto chiunque preferirebbe un altro modo per augurarsi una buona giornata. Purtroppo, capita spesso di dover schivare all’ultimo momento il “ricordino” lasciato dall’amico a quattro zampe sul marciapiede e non rimosso dal suo tutore. Dovrebbe essere ovvio che chi decide di prendersi cura di un cane ha le responsabilità delle azioni compiute dall’animale. Vitambiente avrebbe potuto stilare un vademecum del corretto comportamento e stabilendo che se il cane sporca si è tenuti a pulire perché esistono leggi e sanzioni".
"Tuttavia l’associazione ambientalista - si legge ancora - ritenendo che alla base di tutto debba essere ricondotto il “buon senso civico di ogni essere umano” vuole far capire questo, senza scomodare leggi o sanzioni, e con il protocollo di intesa col Comune, ironizzare attraverso una simpatica vignetta. Attraverso di essa si vuole semplicemente ricordare come tutti i proprietari di cani hanno come priorità quotidiana la passeggiata per i bisogni, sgranchire un po’ le zampe dei nostri amici animali, ma anche come tutti i cittadini che non hanno cani hanno il diritto di sgranchire le gambe senza dover essere costretti a ripulire le proprie scarpe dopo una passeggiata tra amici e familiari. Vale il buonsenso del proprietario: la cacca del cane non deve sporcare le strade e non deve deturpare il decoro delle città o delle aree verdi. Si deve anche cercare di abituare il cane a non fare le deiezioni dove capita, esempio davanti ai portoni dei palazzi o di un negozio, all’uscita di una Chiesa, ecc. Questo accorgimento non è poi così difficile da seguire, perché i cani sono molti abitudinari: non è raro, infatti, che facciano i bisogni sempre allo stesso posto".
"Il cittadino educato ha un cane educato, il cittadino maleducato ha un cane educato, in tal caso vale da parte del cane il detto “Chi semina raccoglie, raccogli tu i miei bisogni”. Inoltre nel rinnovare tale invito di non abbandonare le deiezioni vogliamo ricordare che tale abbandono può anche costituire un rischio per la salute dei cani, in quanto loro per natura tendono a odorare e leccare le feci degli altri animali, e un eventuale animale malato può divulgare la malattia ad altri animali, non solo i nostri amici a quattro zampe ma anche ad altre specie che abitano le nostre città, esempio volatili, gatti e ratti. Lo stato pandemico attuale da Sars-Cov19 - conclude - dovrebbe insegnarci quanto delicato è l’equilibrio naturale. Vogliamo una città dove tutti gli esseri senzienti possano vivere insieme in armonia e per fare questo serve la collaborazione e la tolleranza di tutti. Così come sono stati eliminati i divieti per l'accesso degli amici a quattro zampe in molte aree aperte al pubblico, altrettanto chiediamo ai loro padroni di essere sempre più sensibili al rispetto degli altri".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736