“Definiti, con la composizione delle Commissioni consiliari, tutti gli assetti istituzionali al Comune di Catanzaro, si avvii la fase per arrivare alla nomina del Garante comunale dei diritti delle persone limitate della libertà personale”. Il consigliere comunale del Capoluogo, Vincenzo Capellupo, ritorna sulla proposta lanciata oltre un mese fa e si appella alla sensibilità dei membri dell’Assemblea cittadina.
“L’ultimo appello a puntare i fari sulla situazione delle carceri italiane è stato lanciato proprio ieri da Papa Francesco preoccupato per il dato di suicidi in carcere. Effettivamente in tutto il 2022 e fino alla data odierna sono 59 le persone che si sono tolte la vita durante il periodo di detenzione, un dato altissimo, mai registrato prima, considerando che il record precedente di suicidi in carcere risale all’anno 2020, quando furono i 61 i suicidi registrati in cella nel corso dell’intero anno; il record negativo del 2020, pertanto, appare purtroppo destinato ad essere superato, mancando ancora quattro mesi alla fine di quest’anno. Tuttavia, nonostante i dati siano tanto preoccupanti ed a pochi giorni dalle elezioni politiche, il problema delle condizioni di vita nelle carceri è totalmente assente dall’agenda di quasi tutti i partiti. Al contrario, tale tematica dovrebbe trovare ampio spazio nel dibattito politico, essendo strettamente legata alla problematica della sicurezza che, spesso, viene affrontata con demagogia e senza prospettare soluzioni reali e durature. È evidente che migliorare la condizione di vita dei detenuti: offrire loro opportunità di studio e di lavoro, una prospettiva di vita migliore rispetto al passato, costituirebbe un argine fortissimo alla recidiva che, invece, in Italia registra una percentuale altissima, restituendo allo stesso tempo alla società un’umanità rinata. Nei giorni scorsi- continua Capellupo- è stata trasferita ad altro prestigioso incarico la dott.ssa Angela Paravati, che per 12 anni è stata direttrice del carcere di Catanzaro e che ha promosso nel corso di questo lungo periodo numerose iniziative finalizzate a migliorare le condizioni di vita dei ristretti, si pensi ad esempio, alla nascita di un laboratorio di pasticceria all’interno dell’istituto di pena ed all’avvio di corsi di studio destinati ai reclusi. Auspico che questo percorso virtuoso possa continuare anche con il nuovo Dirigente e sono certo che da parte dell’Amministrazione comunale vi sarà il massimo supporto alle iniziative che si vorranno intraprendere anche attraverso il prezioso contributo della figura del Garante”
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