Catanzaro Capitale dell'arte contemporanea, Fiorita: "C'è il bando, ora al lavoro insieme"
Nicola Fiorita
23 aprile 2024 17:32 "L'obiettivo di fare di Catanzaro la Capitale dell'Arte contemporanea 2026 deve essere largamente condiviso e dovrà vedere tutta la Città unita. Dobbiamo evitare che diventi terreno di confronto o, peggio, scontro politico. Il bando del Ministero è stato pubblicato e ora dobbiamo passare ad una fase operativa che coinvolga, innanzitutto, le istituzioni e poi tutti i soggetti che possono dare un contributo fondamentale. Quando ho richiamato tra gli attori principali l'Amministrazione provinciale, ho implicitamente dato un giusto riconoscimento a strutture e siti di grande valore come il Parco internazionale della scultura e il Marca".
Lo scrive il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita.
"Al tavolo di lavoro per la predisposizione del progetto con cui parteciperemo al bando, siederanno ovviamente tutti i protagonisti che hanno contribuito a fare di Catanzaro una bella città d'arte moderna e cultura. Tra questi, lo dico con affetto e riconoscenza, ho avuto la piacevole conferma della presenza da parte del sindaco emerito Michele Traversa che ha ideato e realizzato il Parco delle Sculture e il Marca. Quanto al coinvolgimento dell'on. Wanda Ferro, mi sembra scontato e doveroso sia per il suo ruolo di governo, sia per i suoi trascorsi di assessore comunale alla Cultura e di presidente della Provincia".
"Non ci sarà nessuna dimenticanza in questo progetto così ambizioso, ci sarà spazio per i musei gestiti dalla Provincia, per le esperienze innovative come il Mudiac-Museo diffuso d'arte contemporanea, i nostri migliori artisti e le gallerie, tutte le realtà, nessuna esclusa, compreso il design, il fumetto d'autore, il Museo del rock. Uno spazio lo daremo anche all'arte povera e del riciclaggio dei materiali che si rifà all'esperienza del maestro Saverio Rotundo, 'U Ciaciu. Il vero asso nella manica dovrà essere l'unità di tutta la città, senza la quale non avremmo possibilità di successo. Un successo che non avrà colori politici. Spero che, almeno in questa occasione, i profeti di sciagure che si augurano il male della città per fini di parte ripongano le loro perfide armi".