Catanzaro Capitale, il caos pontili e i diportisti “sul piede di guerra”: parla Tonino Russo

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  23 maggio 2025 18:40

di MARCO VALLONE

L'ultima puntata di "Catanzaro Capitale", la trasmissione di approfondimento politico de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, ha avuto come ospite il presidente dell'associazione “Amici del porto”, Tonino Russo, con cui si è discusso della situazione relativa ai pontili attivati da due anni nell'area portuale catanzarese. Il Comune di Catanzaro addirittura pensava di volere ampliare il servizio a favore dei diportisti, però, proprio quando si stavano per effettuare le procedure burocratiche di ampliamento dei due specchi d'acqua concessi, sono sorti i problemi.

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Un verbale della capitaneria di porto ha evidenziato presunte difformità da parte della ditta che ha gestito i pontili. A quel punto è nato un contenzioso tra ditta privata e Comune, sfociato poi nel provvedimento di mancato rinnovo della stessa concessione. E poi c'è stato l'epilogo giudiziario: prima il Tar, con un decreto del presidente, ha affermato che si sospendeva almeno in parte il provvedimento di mancato rinnovo della concessione. Poi è arrivata l'ordinanza collegiale che, invece, ha accolto le tesi del Comune. E quindi adesso è tutto da rifare. Il Comune, a questo punto, ha provato alternativamente ad avviare altre procedure. E' attualmente in essere quella dell'affidamento del terzo specchio d'acqua alla sua partecipata, alla Catanzaro Servizi. E poi c'è anche il servizio di alaggio e varo. Però, insomma, la situazione relativa ai due pontili esistenti, che avevano garantito una certa stabilità ai diportisti del capoluogo di regione, qualche problema lo crea.

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“Con la mia associazione rappresento 200 soci iscritti – ha evidenziato Tonino Russo -, e non tutti hanno l'imbarcazione oggi sui pontili della Carmar (la ditta privata che ha gestito i pontili oggetto del contenzioso ndr). Noi è da mesi che abbiamo colloqui con il Comune di Catanzaro, nella persona del sindaco, dell'assessore Squillace e di tutti quelli che si occupano di questa vicenda. Ci hanno sempre tranquillizzato dicendo che comunque il rinnovo sarebbe stato naturale, vista l'importanza che oggi ricoprono questi 5 pontili nel futuro porto di Catanzaro. Quindi quando abbiamo visto poi questa rescissione del contratto, perché la concessione non è stata rinnovata, noi ci siamo preoccupati moltissimo. Per cui abbiamo cominciato un attimino a cercare di capire se il Comune ha veramente intenzione di farci andare a Carmar, oppure se hanno deciso di mandare via questa azienda perché loro dicono che vogliono installare dei nuovi pontili. Per noi diportisti ben venga il terzo specchio d'acqua – ha commentato il presidente dell'associazione 'Amici del porto' -, ben venga anche addirittura l'installazione di altri due pontili, a fianco di quelli gestiti dalla Carmar, come un giorno ci hanno detto in Comune che avrebbero installato per poi gestirli. Noi saremmo stati contentissimi, visto che avrebbe significato ancora altri posti. Così come noi stiamo aspettando dal mese di dicembre questo famoso varo e alaggio perché noi più possibilità abbiamo di ormeggiare imbarcazioni nel porto di Catanzaro, più siamo felici tutti. I diportisti che oggi sono costretti a portare le barche in altre province, in altre città. Si tratta di attività commerciali che non sono solo inerenti al settore della nautica, perché oggi in un porto girano tanti soldi che non sono solo i negozi di pesca o i negozi di nautica. Lavorano le pizzerie, lavorano tappezzieri, lavorano meccanici... C'è un giro che porta economia non solo alla città di Catanzaro ma io penso a tutta la provincia. Quindi oggi noi, dopo le peripezie che abbiamo passato coi vecchi pontili, e con questa situazione che si è creata, noi siamo onestamente arrabbiati. Noi non abbiamo assolutamente intenzione di andare via da questi pontili perché dopo aver dovuto aspettare un anno che arrivasse la stagione e, quando la stagione è alle porte, pensare che dobbiamo togliere le barche... Dove le portiamo? Come lavoriamo? “.

Questi gli interrogativi di partenza di Tonino Russo. Ma al di là del provvedimento, del mancato rinnovo, che prevedeva lo sgombero dei pontili e poi la decisione successiva del Tar, per il momento ancora le barche sono ormeggiate nei pontili del porto di Catanzaro? “Sì, le barche sono lì. Però, voglio dire – ha affermato Tonino Russo -, per noi da un momento all'altro ci può essere un intervento della capitaneria di porto sempre su comando comunque del Comune, che ci ordina di sgombrare e togliere queste barche dai pontili”. Sono state mandate comunicazioni in questo senso? “No, al momento non è arrivata nessuna comunicazione – ha precisato Russo -. Per cui noi ancora stiamo usufruendo dei pontili e, diciamo, sono completamente attivi. Qual è il problema? Una decisione del genere, che da mesi ormai ha portato questa situazione ad essere non certa, sta bloccando anche i lavori sulle barche perché le imbarcazioni, per potere andare in acqua, hanno bisogno di manutenzione sui motori, di manutenzione sulle carene, per cui, voglio dire, tanta gente ha fatto già dei lavori e speso migliaia di euro per preparare queste barche e, se dobbiamo toglierle da quest'acqua e portarle magari in capannoni, non so, tenendole ferme, è un danno enorme già economico da questo punto di vista per il diportista. Poi, ripeto, non è che ci sono solo diportisti che vanno a divertirsi: ci sono i pescatori, ci sono attività che hanno comprato delle barche per fare charter e soprattutto c'è turismo. Perché sul primo molo ci sono barche a vela, che sono barche di turisti che sono di passaggio: sono turisti che, attraverso il mare, vengono nella nostra città. Il porto oggi non è altro che una porta sul mare che ci permette di ricevere persone che vengono a visitare la nostra terra, gustando nei nostri ristoranti la nostra pizza, vanno a vedere la Sila, il parco Scolacium... Tutto quello che noi possiamo offrire. Ma se noi oggi, alle porte della stagione, ci vieteremo di tutto questo è un enorme danno economico. E noi siamo arrabbiati, veramente arrabbiati”.

Il presidente dell'associazione “Amici del porto” è a conoscenza di qualche associato o di altri diportisti che, a causa di questa situazione oggettiva di incertezza, hanno deciso di lasciare il porto di Catanzaro per andare in altri porti? “Certo, ho delle persone – ha spiegato Russo - che mi hanno detto che appena si è liberato un posto per la loro barca, che è una barca grossa, a Vibo, hanno portato la barca a Vibo. Anche se io sono sicuro che magari potremmo rimanere in acqua anche fino alla fine dell'anno, però poi, alla fine dell'anno io come farò? Se non trovo un posto, dove metterò la mia barca? Per cui oggi la gente sta fuggendo da Catanzaro. Appena ha la possibilità di trovare un posto a Vibo, di andare a Le Castella, di andare a Roccella Jonica, uno ne approfitta. Il problema è che oggi non ci sono più tanti posti, per cui il problema non è solo noi che abbiamo avuto la fortuna di poter ormeggiare su questi pontili. Garantisco che ci sono ancora centinaia di persone che hanno le proprie imbarcazioni fuori la città di Catanzaro che, purtroppo, utilizzeranno solo il periodo estivo perché fare un saliscendi da riva comporta delle problematiche non indifferenti per le imbarcazioni. Per cui la gente preferisce tenerla ferma e aspettare la bella stagione per potere magari andare a mare, non solo per pescare ma anche per divertirsi con la famiglia, no? Oggi purtroppo questa situazione sta portando tanta gente – ha rilevato Tonino Russo – a vendere la barca, a svendere addirittura. Io ho tante persone anziane che sono andate in pensione e che dicono che vorrebbero godersi la vita almeno andando a pescare. Dicono 'se non mi date questa possibilità, come faccio?' Per cui il problema, secondo me, non è poco. Quindi abbraccia un po' tutta la problematica. Io dico che oggi il Comune probabilmente non si aspettava di arrivare a trovarsi in questa condizione: probabilmente loro già da mesi ci dicevano che avrebbero fatto il terzo specchio, i due pontili, il saliscendi. Sicuramente si è inceppato qualcosa in questa operazione: per cui oggi, anche se loro ci tranquillizzano che fra qualche mese ci saranno i pontili, ma quanto? Intanto, per la Catanzaro Servizi, si parla di 90-100 posti. Noi siamo già circa 170 sui pontili, quindi non basteranno già per noi”.

L'appello che il presidente dell'associazione “Amici del porto” rivolge al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, è quindi questo: “Nicola, datti da fare perché ancora fai in tempo e ci puoi intanto salvare questa situazione che per noi veramente è paradossale. Per cui cerca, insieme ai tuoi legali, insieme magari ai legali della Carmar, insieme all'ingegnere Laganà che è una persona onestamente molto capace in questo settore... L'ingegnere Laganà, che oggi ricopre il ruolo di dirigente ad interim del Settore patrimonio del Comune di Catanzaro, secondo me è una persona molto capace e può dare una mano anche lui per trovare una soluzione. Noi vogliamo semplicemente non solo andare a mare, attenzione, perché il problema non è solo oggi dei pontili, ma vogliamo che anche la Catanzaro Servizi finalmente riesca a montare questi pontili, così accontentiamo altre 100 imbarcazioni, 100 diportisti. Col saliscendi che si farà di fronte alla capitaneria ci saranno almeno altri 100 posti, quindi le imbarcazioni più piccole. Cioè dobbiamo avere tutti il diritto di stare nel porto di Catanzaro. Per cui, datevi da fare, non perdete tempo, concentratevi perché secondo me si riesce a fare tutto anche durante la stagione. Però ci vuole impegno. Se poi promettiamo e non facciamo niente, le cose resteranno sempre così. E, ripeto, noi diportisti siamo sul piede di guerra: io sto cercando di calmare i diportisti, persone anche più grandi di me che vorrebbero portare le barche – si è accinto a concludere Tonino Russo – sul corso di Catanzaro e bloccare il corso. Ma io dico 'ragazzi, cerchiamo di ragionare... Cerchiamo di vedere intanto se si riesce a convincere a trovare una soluzione. Cioè, noi andiamo a fare una manifestazione e portiamo poi dei disservizi ad altre persone che non c'entrano nulla'. Non è giusto no? Io sono di questo avviso. Magari facciamo una manifestazione forte e la facciamo sui pontili, magari chiamando la stampa. Addirittura avevamo pensati di fare una sagra facendo mangiare del pesce, sempre a nostre spese, per attirare l'attenzione proprio anche della popolazione. Perché onestamente devo dire anche questo: la città di Catanzaro, che io amo essendo la mia città, a volte è apatica. Cioè questo problema non dovrebbe interessare solo i diportisti o quelli che hanno l'attività: dovrebbe essere un bene per tutta la città, in modo particolare per il quartiere marinaro. Noi ci viviamo lì, quindi più barche ci sono, più c'è lavoro, c'è più richiesta e lavoriamo tutti. Ci vorrebbe più partecipazione da parte di questa gente, onestamente. Più di questo io non so che dire”.

 

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