Le sigle sindacali OSAPP, UILPA PP, SINAPPE, FNS CISL, USPP, CGIL pongono l'attenzione sulla criticità inerente alla carenza degli organici nella Casa Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro, in una missiva unitaria inviata al provveditore regionale dell'amministrazione Penitenziaria, dottore Liberato Guerriero, al direttore generale del personale e delle risorse, dottore Massimo Parisi, e al direttore dell'Istituto penitenziario, dottoressa Angela Paravati.
"A distanza di 4 anni dall’emanazione del DM 2017 presso tale struttura si registra ancora una carenza di oltre 90 unità nel ruolo agenti assistenti e consequenzialmente per sopperire a tale insufficienza vengono richiesti turni di 8 ore in quasi tutti i settori, riducendo i diritti dei lavoratori che invero dovrebbero essere costituzionalmente garantiti -spiegano le sigle sindacali-. Ma ciò che desta maggiore preoccupazione è la circostanza che il concorso straordinario per titoli per 2851 sovrintendenti ha determinato l’aumento di ben 31 appartenenti a tale ruolo, aggiungendosi a quelli già presenti, depauperandoli dal ruolo degli agenti assistenti, con il risultato di non poter programmare il servizio presso tale Istituto se non con enormi e quotidiane difficoltà e soprattutto non potendo realizzare un piano ferie adeguato ed in sicurezza".
"Vuole altresì rappresentare che nel 2020 questo Istituto ha avuto un incremento di 14 unità da cui ne sono state sottratte 4 per mobilità in uscita e dunque con un aumento reale di 10 unità che tuttavia sono risultate oltre che irrisorie anche fittizie poiché altrettanti appartenenti al Corpo nell’anno 2020 e 2021 sono stati posti in quiescenza. Voglia con somma urgenza esaminare le criticità rappresentate e soprattutto farsi portavoce di tali difficoltà presso gli Uffici Dipartimentali al fine di poter ricevere adeguate risorse nell’imminente assegnazione degli agenti del 178° corso sia per quanto concerne l’incremento e sia per quanto concerne il turn over", continuano.
Concludono: "Le OOSS per senso di responsabilità non attueranno alcuna forma di agitazione poiché ritengono che non siano tali forme di protesta il metro di misura per determinare gli incrementi bensì il Decreto Ministeriale del 2017 che con criteri oggettivi ha determinato gli organici degli Istituti e nello specifico le ingenti carenze. I lavoratori sono allo stremo e tuttavia con la lealtà, l’abnegazione e con senso del sacrificio continuano ad operare e tutto ciò non deve essere reso vano. L’assenza di segnali tangibili, che i lavoratori attendono con urgenza ed in silenzio, non potrà che spingere le OOSS ad intraprendere inevitabili iniziative".
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