Catanzaro, Carmen Consoli in stato di grazia infiamma il Festival d'Autunno

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Carmen Consoli al Politeama di Catanzaro
  30 settembre 2023 11:42

di VITTORIO PIO

L'ultimo appuntamento di questo placido settembre del Festival d'Autunno diretto da Antonietta Santacroce ci ha consegnato un'artista in stato di grazia. Carmen Consoli è tornata a Catanzaro, in un appuntamento da lei stessa definito speciale con uno particolare ed atipico set acustico, accompagnata dagli ottimi Adriano Murania (violino) e Massimo Roccaforte (chitarra), musicisti che hanno illuminato il suo percorso artistico praticamente dall'inizio, con il loro apporto che anche ieri è stato prodigo di arrangiamenti elastici e ricchi di colore.

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I compiti sono equamente divisi, ma al centro rimane lei, Carmen, con la sua scintillante originalità canora, con quel suo modo di accarezzare ogni parola per poi avvolgerla magicamente con la musica, che ha cento rivoli ispirativi  e una rigogliosa radice popolare, come è avvenuto nel passaggio in cui ha ricordato Rosa Balistreri (“Buttana di to mà”, “Cantu e cuntu”) e Franco Battiato in una sognante versione di “Stranizza d'amuri”, evitando le malinconie di un tempo che sarà infinito nel loro ricordo oppure nella personale e vibrante “A'Finestra”, un distillato personalissimo del suo meraviglioso dialetto catanese.

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E a cascata, tutto quello che è seguito o precededuto, ricordando gli uomini della sua vita, ovvero lo stupendo figlio Carlo in “Una domenica al mare” e l'amatissimo e fondamentale in più aree della sua vita, padre Giuseppe con la struggente “Mandaci una cartolina”, andando avanti e indietro in un corposo repertorio sorretto e coccolato da una platea consapevole, che trasmetteva generosamente rispetto ed apprezzamento. Talento, intensità e bravura per rivestire anche alcuni dei suoi brani più noti (la poetica “Blu Notte”, un affresco sentimentale di rara efficacia e lucidità, o le più incalzanti “Amore di  plastica”, che dai tempi del suo debutto assoluto a San Remo nel 1996, è diventato ormai un inno per I suoi fans e Venere in un concerto che è risultato un compendio di bellezza, potenza, dolcezza e fragilità, chiuso con la consueta disponibilità dell'artista nei confronti di foto e autografi.

Raggiante la Santacroce: “Carmen ha chiuso stasera la triade dedicata alle donne: dopo il rock della Bertè e lo stile della Pravo , la cantantessa ha esaltato l’amore e i sentimenti, con una formazione essenziale capace di mettere ancora più in risalto la sua vena creativa. La versione acustica che abbiamo ammirato è stata davvero formidabile. Il pubblico festante ed entusiasta che ‘l’ha fatta sentire a casa’ ha confermato la bontà della scelta operata”. Il cartellone proseguirà fino a novembre, tutti I dettagli su www.festivaldautunno.com

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