"Sì alla famiglia naturale, no alla lobby Lgbt, sì alla identità sessuale, no alla ideologia di genere, sì alla cultura della vita, no a quella della morte". Un discorso fatto di tanti sì e tanti no quello di Giorgia Meloni in Spagna. Sul palco di Vox, partito di estrema destra, la leader di Fratelli d'Italia aveva anche da dire su temi religiosi: "Sì ai valori universali cristiani, no alla violenza islamista".
Ciò nella già lontana campagna elettorale.
Meloni e Fratelli d'Italia però impassibili alle aberranti decisione prese dai membri del loro partito, membri di una certa rilevanza che possono incidere sulle tradizioni del nostro popolo.
"No alla Lobby Lgbt", la stessa che è stata finanziata dal sindaco di Latina, Matilde Calentano, esponente di Fratelli d'Italia e sostenuta dal centro destra. Ha letteralmente svenduto i suoi elettori e la tradizione ricchissima di Latina per un vergognoso Pride.
Come sempre Fratelli d'Italia si dimostra un partito flessibile e trasformista ad ogni pensiero che va di moda in un determinato tempo, con premesse d'acciaio, ma con una volontà totalmente elastica.
Tutte le azioni che promulga, sono solo un patetico tentativo di convincere il suo elettorato tradito.
Lo stesso vale per la lotta contro la immigrazione, con promesse lungimiranti, ma con la conclusione di accettare passivamente la legge imposta dall'Europa. Tant'è vero che abbiamo rischiato, noi di Catanzaro, di subire l'invasione straniera per quanto riguarda la struttura Ente Fiera".
Lo scrivono Casa Degrelle e Lotta Studentesca: "Vogliamo chiarezza politica e lotte attuate per la difesa della nostra identità".
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