La Giornata Mondiale del Diabete da ormai 15 anni ci accompagna sempre con temi attuali ed in linea con le esigenze dei pazienti. Il tema per il triennio 2021-23 è “L'accesso alle cure del diabete”. Ormai 1 adulto su 10 in tutto il mondo attualmente vive con il diabete: 537 milioni di persone e la metà non sa di averlo. Un problema che sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari. Sono dunque importanti le campagne di prevenzione e sensibilizzazione, che invitano la popolazione ad un regime di vita sano. Dopo la sospensione dovuta alla pandemia, si ritorna ad incontrare i pazienti in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. Al Policlinico universitario di Germaneto è stato possibile effettuare un controllo gratuito della glicemia, della pressione arteriosa e della circonferenza addome.
Il personale sanitario dei Reparti di Endocrinologia, Malattie del Metabolismo e Medicina Interna a disposizione per fornire informazioni su come rilevare la glicemia, sul funzionamento del glucometro, sulla corretta alimentazione e sull’importanza dell’attività fisica. Caterina De Filippo, Direttore Sanitario del Policlinico, ha colto con entusiasmo l’iniziativa: “Oggi, soprattutto dopo questi mesi di COVID – ha dichiarato De Filippo - la prevenzione deve tornare uno dei nostri obiettivi, soprattutto per quanto riguarda le patologie croniche e multisettoriali come il diabete. Dobbiamo tenere sotto controllo la spesa sanitaria e aumentare gli standard assistenziali con attività progettuali e di programmazione; e la prevenzione è uno dei “trigger” più sensibili”. Antonio Brunetti, Direttore dell’Unità di Endocrinologia, ha rammentato che “esistono varie forme di diabete mellito, quelle più note e frequenti sono il tipo 1 e il tipo 2, entrambe accomunate dalla presenza di iperglicemia, cioè una concentrazione eccessiva di zucchero nel sangue. Il diabete di tipo 1 insorge all’improvviso e quasi sempre in età giovanile. Il diabete di tipo 2 compare generalmente dopo i 40 anni ed è strettamente associato all’obesità, che riduce la produzione di insulina. Spesso i pazienti con diabete di tipo 2 possono rimanere asintomatici per lunghi periodi; così che la diagnosi viene fatta casualmente, nel corso di esami di laboratorio di routine o in occasione di accertamenti per altra malattia.
Chi può avere il diabete di solito ha sete intensa e urina spesso; è sempre stanco e dimagrisce”. Oggi le opportunità terapeutiche per il trattamento del diabete sono notevolmente migliorate, e grazie all’allestimento di farmaci di nuova generazione è possibile prevenirne efficacemente le complicanze cardiovascolari e renali che riducono qualità e aspettativa di vita. Francesco Andreozzi, Direttore dell’Unità di Medicina Interna, sostiene che “è possibile prevenire o almeno rallentare l’insorgenza del diabete di tipo 2 attraverso una dieta attenta. La Calabria insieme a poche altre regioni del sud ha il tasso di obesità più alto d'Italia e questo incide in maniera determinante sulla patologia diabetica. Dieta ed esercizio fisico hanno dimostrato la loro efficacia nella prevenzione della malattia, ma non è abbastanza per scovare quella parte della popolazione affetta da diabete senza saperlo”. I medici di medicina generale giocano un ruolo importante, ma anche giornate come quella di domani hanno un peso rilevante. Anche Agostino Gnasso, Direttore dell’Unità Malattie del Metabolismo, sostiene che “la tecnologia ha decisamente rivoluzionato il modo di gestire il diabete. Abbiamo sistemi di monitoraggio continuo della glicemia, microinfusori per l’erogazione automatica dell’insulina, penne smart per l’iniezione, piattaforme per l’upload dei dati, telemedicina e app per migliorare l’autogestione del diabete”.
I pazienti hanno bisogno di essere educati per comprendere al meglio la loro condizione e per rimanere in salute. Raffaella Fiorentino, Coordinatore infermieristico, è consapevole che “per provvedere a tutti gli aspetti dei processi educativi dei pazienti diabetici, l’infermiere deve essere in grado di valutare, pianificare, e rivalutare i percorsi, ma deve anche essere in possesso di tutti i requisiti necessari, per attuare una assistenza e un’educazione sanitaria, secondo gli standard di cura. L’empatia comunicativa rappresenta l’espressione più positiva di un dialogo che si instaura e che porta tutti gli attori del processo educativo in un’unica direzione, con senso di fiducia e di appartenenza”. In questa giornata di collaborazione e sinergia, le tre Unità operative coinvolte hanno ringraziato il Commissario Straordinario dell’Azienda Universitaria Mater Domini, Vincenzo La Regina, sempre sensibile nel cogliere le iniziative di eventi solidali per una corretta prevenzione.
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