Catanzaro, celebrata all'Itts "Scalfaro" la "Giornata nazionale sulla legalità-Legalità, ci piace"

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  14 maggio 2025 13:58

di GAETANO MARCO GIAIMO

È stata una mattinata di confronto con le istituzioni sui temi di legalità, sicurezza e giustizia economica, quella vissuta dai ragazzi delle classi quarte e quinte dell'Itts "E. Scalfaro" di Catanzaro: Confcommercio ha infatti voluto organizzare l'incontro "Legalità, ci piace", nel quale diverse personalità sono intervenute per portare la propria testimonianza ai giovani, chiamati a diventare la classe dirigente del futuro. Lo sviluppo di una maggiore consapevolezza e la necessità di fare rete, cittadini e istituzioni assieme, contro la criminalità organizzata e i racket sono le riflessioni emerse al termine della discussione, per permettere al territorio di sviluppare un'economia sana, giusta e competitiva.

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Il moderatore del dibattito è stato il Presidente Confcommercio Calabria Centrale, Pietro Alfredo Falbo: "La nostra associazione ha voluto fortemente questo momento di formazione con i ragazzi. La manifestazione è giunta quest'anno alla sua dodicesima edizione". Ha voluto porgere i propri saluti il Dirigente dell'Istituto "Scalfaro", Vito Sanzo: "La scuola può e deve trattare la legalità a trecentosessanta gradi e trasformare l'esempio educativo in realtà viva all'interno della società". Il Direttore Confcommercio Calabria Centrale, Giovanni Ferrarelli, ha poi esposto alcuni dati sui livelli di sicurezza, comparando il Sud al resto d'Italia ed evidenziando come combattere la criminalità significhi anche diminuire i costi per le imprese e favorire l'incremento dei posti di lavoro. Il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha fornito il suo contributo: "All'interno del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica cerchiamo soluzioni per migliorare la vivibilità dei nostri comuni. I problemi si possono risolvere solo se riusciamo a fare rete: a breve firmeremo un protocollo contro usura e racket e ne stiamo sviluppando un altro su discoteche ed esercizi pubblici per promuovere il divertimento sicuro. Gli eventi non vanno vietati ma messi in piedi rispettando le regole".

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Il Questore di Catanzaro, Giuseppe Linares, ha preso la parola: "La mafia e le imprese criminali sono come il doping del settore imprenditoriale: legalità e sicurezza sono il bacino da cui si muove tutto. Citando Aldo Moro, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se non lascerà un nuovo senso del dovere". È stato poi aperto il dibattito con i ragazzi, che hanno potuto porgere delle domande agli ospiti. Si è partiti col tema delle start up, su cui è intervenuto il Presidente della Commissione Antindrangheta della Regione Calabria, Pietro Santo Molinaro: "La Calabria è l'unica regione d'Italia che ha finanziato imprese di Stato. I bandi ci sono, forse bisogna fare di più dal punto di vista comunicativo. Se non alimentiamo la cultura della legalità e quella dell'impresa, finiremo per spopolarci sempre di più". Esistono casi in cui una legge formalmente corretta è però ingiusta verso una parte di popolazione? A questa spinosa domanda ha provato a rispondere Monsignor Claudio Maniago, Arcivescovo della Diocesi Catanzaro-Squillace: "L'impegno di chi ha a cuore il Bene comune è far sì che legalità e giustizia coincidano. La società, coi suoi limiti, cerca di avvicinarsi sempre di più a quell'ideale".

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Sul tema del rapporto tra sicurezza sul lavoro e criminalità organizzata è invece intervenuto Beniamino Fazio, capo della Dia di Catanzaro: "La 'Ndrangheta è così forte perché c'è una scarsa percezione della sua presenza: la gente migra proprio perché questa organizzazione risucchia le risorse. Se vogliamo costruire qualcosa bisogna non voltarsi dall'altra parte e segnalare". Due contributi interessanti vengono dal Col. Giuseppe Mazzullo, Comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, e dal Col. Pierpaolo Manno, Comandante provinciale della GDF di Catanzaro: entrambi hanno espresso come le Forze dell'Ordine siano vicine ai cittadini, come la sicurezza sia un fattore determinante del progresso e come formazione e denuncia siano fondamentali per fermare i fenomeni legati al racket. 

Il Direttore Banca d'Italia, Marcello Malamisura, ha spiegato il ruolo di analisi e vigilanza che svolge l'ente, prima dell'intervento conclusivo dell'Assessore alle Attività economiche del Comune di Catanzaro, Giuliana Furrer: "Generare impresa vuol dire rimanere sul territorio. Io stessa sono un'imprenditrice e voglio dire soprattutto alle ragazze che bisogna credere nei propri mezzi. Come amministrazione stiamo mettendo in piedi una serie di interventi per il rilancio delle attività commerciali, abbiamo approvato un piano per la videosorveglianza in tutta la città e attiveremo, in collaborazione con l'Amc, un servizio navetta che permetterà maggiore sicurezza sulle strade". Collaborazione, consapevolezza e fiducia nelle istituzioni: sono questi i tre capisaldi da cui i giovani possono partire per sviluppare maggiormente una sana cultura della legalità che permetta loro di fare impresa nel proprio territorio.

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